Il maltempo continua a mietere vittime. Un camionista è stato trovato morto ad Avezzano, in provincia dell’Aquila, all’’interno dell’abitacolo del suo tir fermo lungo la strada statale 690 Avezzano-Sora, conosciuta come superstrada del Liri. L’uomo, di Bologna, era incolonnato col suo mezzo in direzione Sora. L’uomo aveva 68 anni e per accertare le cause del decesso sono intervenuti gli uomini del commissariato di Avezzano. Sul posto, intanto, sta giungendo il medico legale. Pare che la vittima sia stato colta da un malore e che il camion fosse fermo nella piazzola di sosta già dalla notte scorsa. Nei giorni scorsi, solo in Abruzzo, sono cinque le persone che hanno perso la vita a causa del gelo. Un 40enne di Barete in provincia dell’Aquila ha perso la vita mentre si era rifugiata all’interno della sua vettura per ripararsi dal freddo, mentre Panfilo Marinucci, 44 anni dentista di Sulmona sempre nell’aquilano, è stato stroncato da un infarto nel tentativo di liberare la sua auto dalla nave. A Mosciano Sant’Angelo, invece, un uomo di 51 anni Domenico Maiorani, è stato stroncato da un infarto mentre spalava la neve di fronte a casa propria, come Edoardo Mariani, 50 anni, morto a causa di un infarto e perché l’autoambulanza è rimasta bloccata dalla neve mentre si stava recando sul posto per soccorrerlo. Vinenzo Troilo, infine, di 87 anni è morto nella notte, stroncato anch’egli da un infarto per lo sforzo compiuto durante il giorno per liberare la sua abitazione dal ghiaccio. A fare le spese del gelo, sono inoltre, soprattutto, i senzatetto: sono stati rinvenuti di recente i cadaveri di alcuni clochard in un parco di Ostia, alla Stazione Termini, una donna di 78 anni, e in un capannone abbandonato a Lucca un cingalese di 37 anni. E mentre persiste l’emergenza gelo e Milano si è risvegliata con 10 grado sotto zero, cresce la preoccupazione per il alo del flusso di gas dalla Russia e dalla Francia. Il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, cerca di rassicurare la popolazione facendo sapere che «la situazione è ben monitorata». Dal canto suo, anche l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, rassicura sul fatto che, al momento, non dobbiamo stare in allerta per l’erogazione del gas.
Scaroni, intervenendo a Radio24, ha dichiarato infatti: «Siamo in emergenza e abbiamo reagito aumentando le importazioni di gas dall’Algeria e dal nord Europa attraverso la Svizzera. Quindi non abbiamo problemi fino a mercoledì».