E’ polemica contro Luigi De Magistris, e lo sbaglio che Antonio Di Pietro avrebbe commesso nel tenerlo al suo fianco. Nel post Beppe Grillo si chiede innanzitutto se nell’Italia dei Valori ci sia un problema morale in gioco. Dopo aver lanciato la frecciata si tira un po’ indietro, quasi a giustificare le scelte di Di Pietro col fatto che “nessuno è perfetto”.
E di sbagli in passato, come scrive Beppe Grillo, ne sono stati fatti, come per la candidatura di Vincenzo De Luca in Campania.
Da qui l’invito a Di Pietro a fare piazza pulita di tutto ciò che “rovina” l’Italia dei Valori: “Prenda, se necessario, la ramazza e faccia pulizia. Applichi ai suoi compagni di partito la regola che ha sempre fatto sua, quella che se uno è rinviato a giudizio deve ‘correre dal giudice a farsi processare’ e sospendersi temporaneamente dalle cariche pubbliche e dal partito”.
Lasciando che la giustizia segua il suo corso: se arriva un’assoluzione, questo non fa che onore a chi ha lasciato la propria carica, se invece viene condannato la scelta delle dimissioni era necessaria. Ecco allora che Beppe Grillo lancia i propri strali contro De Magistris: inutile fare la morale a Di Pietro, che optò per le dimissioni nel 1996 quando era ministro per sostenere un processo a seguito di accuse dimostratesi infondate (venne prosciolto perché i fatti non sussistevano). E Beppe Grillo addita il suo esempio proprio a Luigi De Magistris “l’unico, che io sappia – sono le parole di Beppe Grillo – rinviato a giudizio e rimasto al suo posto nell’Italia dei Valori”.