Amanda Knox rivela di essere stata molestata da un alto funzionario. Amanda Knox ha fatto una sconvolgente rivelazione attraverso una lettera inviata al network americano CBS (letta nella trasmissione televisiva 48 Hours Mistery: mentre era detenuta in carcere avrebbe subito molestie da parte di un alto funzionario del carcere di Perugia. La Knox n parte avrebbe ritrattato quanto dichiarato pochi giorni fa, cioè di aver subito vessazioni la solo di tipo psicologico da parte di una guardia penitenziaria. Nella missiva indirizzata alla rete televisiva statunitense, riportano numerose fonti web, la ragazza sostiene di essere stata chiamata una notte dal funzionario, per “parlare di sesso”. La studentessa americana temeva che fosse una tattica per intimidirla. Stando a quanto riportato, pare che il funzionario in questione abbia fatto domande precise e sgradevolmente esplicite ad Amanda sulle sue esperienze sessuali. Ha ritrovato la libertà Amanda Knox, dopo la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Perugina ha assolto lei e Raffaele Sollecito dall’accusa di aver ucciso la studentessa inglese Meredith Kercher, ma a quanto pare su questo “giallo” ci sono ancora molte ombre, oltre alla domanda fondamentale che ancora non ha trovato risposta: chi ha ucciso Meredith? La Knox è tornata negli Stati Uniti, a Seattle, riaccolta a braccia aperte da un’America che l’ha sempre sostenuta. Pare che la famiglia Knox abbia invitato la famiglia Sollecito a raggiungerli oltreoceano, ma il padre del giovane ingegnere pugliese ha affermato che i tempi sono ancora troppo prematuri perché i due ragazzi si rivedono dopo la durissima e drammatica esperienza di cui sono stati protagonisti. E del delitto di Perugia, di Amanda Knox e di Raffaele Sollecito si è di nuovo parlato a Quarto Grado, il settimanale di cronaca nera di Rete 4, in cui era ospite Francesco Sollecito, il padre di Raffaele, che ha detto ai microfoni di Salvo Sottile di essere sconcertato dalle dichiarazioni del pm del processo di Perugia (continua alla pagina seguente)
Il pm Manuela Comodi, intervistata da Quarto Grado ha sostenuto: “A mio avviso, in questo caso, giustizia non è stata fatta…”. Francesco Sollecito ha replicato: “Sono veramente sconcertato dalla ostinazione della Dottoressa Comodi. Abbiamo dimostrato, evidentemente convincendo la Corte di secondo grado, che questi due ragazzi non c’entrano nulla”.