A dieci giorni dal terremoto primi segni di ripresa, a cominciare dalla scuola: oggi a Poggio Picenze, a pochi chilometri dall’Aquila, si inaugura la prima aula-tenda alla presenza del premier Silvio Berlusconi e del ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini. Nessuno, ha detto il ministro, perderà l’anno scolastico, anche se gran parte degli edifici scolastici sono infatti lesionati.
Ma non va meglio per le abitazioni: proseguono le verifiche, ma secondo le previsioni del capo della protezione civile Guido Bertolaso, quando queste saranno compiute definitivamente, ben 20.000 persone non potranno far ritorno nelle loro case perché ormai definitivamente compromesse.
Il tema della ricostruzione e dei fondi necessari spinge a guardare alla prossima settimana, quando il consiglio dei ministri si riunirà all’Aquila. Tra le ipotesi allo studio per contribuire a raggiungere la cifra ipotizzata di 12 miliardi di euro, anche una contributo obbligatorio per i redditi superiori ai 130-140.000 euro.
L’inchiesta della procura su eventuali responsabilità potrebbe intanto arricchirsi di nuovi elementi: il procuratore Adriano Rossini ha rivolto ieri un appello ai cittadini perché consegnino agli inquirenti i video girati sui crolli causati dal terremoto.
Uno dei sospetti della procura è che vengano occultate prove, le stesse macerie utili all’accertamento della verità ed i cui campioni sono stati acquisiti dagli investigatori. E’ stato disposto anche il sequestro dello stesso immobile in cui ha sede il tribunale, come le altre aree in cui si sono verificati i crolli. L’inchiesta è complessa ma, assicurano i magistrati, i suoi tempi saranno ragionevolmente brevi.