Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi lascia un messaggio audio sul sito dei Promotori della Libertà il giorno del decimo anniversario degli attentati del 2001, in cui ha anche deciso di inviare una lettera al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per “rinnovargli i sentimenti della nostra vicinanza, i nostri sentimenti di amicizia, solidarietà e di riconoscenza nei confronti del popolo degli Stati Uniti”. Berlusconi ricorda la gratitudine dell’Italia nei confronti dell’America per avere sconfitto il nazismo e il fascismo e per aver aiutato l’Italia a vincere la povertà e a raggiungere la prosperità dopo la Seconda Guerra Mondiale grazie al Piano Marshall. E dopo l’attacco dell’11 settembre 2001, commenta il premier, questa alleanza tra Italia e Usa è diventata ancora più forte, perchè fu l’inizio della lotta del male contro il bene. L’Italia, con il governo di allora, “non esitò a schierarsi con gli Stati Uniti, non esitò a intervenire con propri contingenti militari in quei Paesi dove il terrorismo aveva le sue roccheforti”. Dopo dieci anni, continua Berlusconi, la lotta al terrorismo ancora non può dirsi conclusa, ma ha sicuramente raggiunto risultati che sono certamente positivi. Cambiando decisamente discorso, Silvio Berlusconi passa dal terrorismo alla manovra economica con cui, commenta, “abbiamo posto le premesse perché l’Italia raggiunga il pareggio di bilancio entro il 2013”. E se il Paese ha vissuto per troppo tempo al di sopra delle proprie risorse, la colpa secondo Berlusconi è soprattutto “dell’enorme debito accumulato negli anni del consociativismo catto-comunista, che dal 1980 al 1992 ha moltiplicato per molte volte il debito dello Stato”. Il pareggio di bilancio diventerà un obbligo stringente posto dalla Costituzione, continua, e in questo modo “abbiamo tutelato i risparmi delle famiglie e abbiamo esentato dai sacrifici le fasce sociali più deboli”. Ma soprattutto “abbiamo salvato i nostri conti, in definitiva, abbiamo salvato i risparmi dei cittadini italiani, abbiamo salvato l’Italia”. E anche se sulla sua persona sono state dette “infinite falsità”, Berlusconi crede che “sarà di certo sarà una missione positiva, una missione di verità”.