Pian del Re, rito dell’ampolla, l’annuale raduno dei leghisti che celebrano la nascita del fiume Po raccogliendone le acque che poi verranno versate nella laguna di Venezia. E’ presente naturalmente Umberto Bossi che ha arringato i suoi fedeli. All’urlo di “secessione secessione” da parte dei suoi militanti, per lacrima volta dopo molto tempo, anche il Senatore si è ricordato dell’antica minaccia: Italia a picco, l’alternativa è la Padania. Ecco il succo del discorso di Bossi che ha comunque toccato anche altri argomenti, come le pensioni, la manovra, le intercettazioni telefoniche. A proposito di secessione Bossi è tornato a usare l’immaginario guerresco che un volta era il piatto forte dei suoi discorsi, ricordando la presenza di un esercito padano: “In tutte le regioni bagnate dal Po c’è l’esercito padano. Aspettano che succeda qualcosa, aspettano un lampo per mettersi in cammino. Che l’Italia va a picco l’hanno capito tutti, perciò bisogna preparare qualcosa di alternativo: la Padania”. Ha poi ricordato che le pensioni, come detto tante volte, non si devono toccare. E’ un mondo alla rovescia, ha precisato, con la sinistra che vuole mettere la mano alle pensioni e la Lega che si oppone. E’ stato ancora una volta grazie al suo partito se le pensioni anche in questa ultima versione della manovra non sono state toccate. Quindi la crisi: il Nord non può permettersi di mantenere Roma e l’assistenzialismo del Sud. Secondo Bossi sta però arrivando un anno positivo, con la Padania che andrà a disegnarsi. Ha trovato anche il tempo di parlare del contestato Giro di Padania: “Meno male che Renzo (il figlio) è stato con i nervi saldi. Io sarei stato meno cauto di lui. Noi siamo buoni ed educati, lo avete visto anche durante il giro della Padania, qualcuno lo voleva fermare ma in quell’occasione occorreva stare con i nervi saldi e per fortuna che c’è mio figlio Renzo che ha tenuto i nervi calmi, se c’ero io forse poteva andare un po’ diversamente”. Infine le intercettazioni: basta intercettare la gente, ha detto. Purtroppo, ha quindi precisato ai giornalisti, il presidente della Repubblica non vuole un decreto sul tema.
C’è stato anche un episodio particolare. Quando è arrivato sul luogo, Bossi ha trovato ad attenderlo diversi sindaci, un centinaio, che contestavano la manovra, con la fascia tricolore e cantando l’inno di Mameli. A loro, Umberto Bossi ha fatto il gesto delle corna con anche un preciso commento: “Cornuti”.