Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha oggi rilasciato delle dichiarazioni riguardo il decreto rinnovabili che ha scatenato molte proteste, anche politiche. “Gli incentivi alle energie rinnovabili – spiega Berlusconi – devono adeguarsi all’andamento degli altri Paesi europei. Il boom del settore fotovoltaico determina sulle bollette dei cittadini un aggravio che era necessario calmierare”.
Il premier lascia però intravvedere spazi di correzione del decreto, quando spiega che “il progetto di diversificazione delle fonti di energia corrisponde a impegni internazionali precisi e guarda al futuro. Coloro che hanno investito nella cosiddetta ‘green economy’, come anche chi lavora in questo settore, non devono nutrire timori ingiustificati. Entro poche settimane il governo stabilirà il nuovo quadro di incentivi che consentirà alle aziende del settore la programmazione di investimenti per un mercato maturo di lungo periodo in vista degli obbiettivi europei per il 2020”.
Intanto, come ha ricordato ancora oggi il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, martedì 15 marzo è stato convocato un incontro cui parteciperanno gli altri due ministri interessati dal provvedimento, Giancarlo Galan e Stefania Prestigiacomo, oltre che il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, gli operatori di rete e le altre associazioni imprenditoriali del settore. «Ci siamo dati – ha spiegato Romani – venti giorni per il decreto, ci sono le condizioni perché entro venti giorni ci possa essere il decreto».