Concluse le campagne elettorali, sono aperti dalle 8 di stamattina i seggi per le primarie che dovranno stabilire il candidato premier del centrosinistra. Anche Beppe Grillo non poteva lasciarsi scappare l’occasione, pubblicando un nuovo post al vetriolo sul proprio blog personale: “Le secondarie, terziarie, nullarie del pdmenoelle di questa domenica” sono “una rappresentazione senza contenuti, un’auto celebrazione di comparse, un grottesco viaggio nella pazzia”, afferma Grillo, citando l’opera satirica medioevale la “Nave dei Folli” di Sebastian Brant. Il leader del Movimento 5 Stelle scrive che “le primarie dei folli sono un bromuro sociale, un calmante, servono a dare al popolo l’illusione di decidere, a pagamento (partecipare costa due euro), il premier che salverà l’Italia dal baratro”. Chiunque diventi premier per una notte, continua a dire Grillo, “conterà come un soldo bucato. In Italia non esiste il premierato, non esiste di conseguenza neppure il candidato premier. La buffonata odierna, promossa dalla grancassa mediatica equamente distribuita e senza eccezione alcuna, non eleggerà alcun candidato premier. Il presidente della Repubblica può nominare chi crede. Costui, con un programma e una lista dei ministri, si presenta alle Camere per la fiducia. Se la ottiene diventa presidente del Consiglio”. Però, spiega chiaramente, “come in una Grande Follia Democratica, il posto è già occupato da Rigor Montis, implicitamente rinominato da Napolitano e invocato dai partiti per poter continuare la loro assurda recita. Anche il programma per la prossima legislatura è già deciso. Punto per punto. Taglio per taglio. Tassa per tassa. Non si chiamerà programma di governo, ma “Agenda Monti”, indiscutibile e già venduta alla BCE e agli Arabi”. Secondo Grillo si tratta di una “democrazia che vive di effetti speciali, con le carte truccate dove il banco vince sempre e perdono immancabilmente i cittadini”. Solamente ieri, invece, Grillo aveva attaccato duramente Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato a queste primarie di centrosinistra: “Chiunque sia eletto a una carica pubblica – aveva scritto l’ex comico genovese – la deve onorare fino in fondo. Non può usarla come trampolino di lancio per una posizione più importante e poi un’altra ancora, come in un domino del perfetto carrierista politico. Questo va vietato per legge. Ti fai eleggere sindaco? Fai il sindaco! Ti fai eleggere europarlamentare? Fai l’europarlamentare! Non hai più la volontà di esercitare l’incarico? Torni all’occupazione precedente, se ne avevi una, o a fare il disoccupato, l’importante è che ti togli dai coglioni per aver tradito le attese degli elettori”.
Tra coloro che, a giudizio di Grillo, “si dilettano nello sport dell’arrampicatore istituzionale, quella di Renzi, l’ebetino di Firenze, è la più fenomenale, incredibile, paradigmatica del momento che attraversa l’Italia. Renzi premier è come curare un infarto con la crema abbronzante. L’ebetino di Firenze imperversa a tutte le ore in televisione a pontificare sul nulla invece che occuparsi della sua città sommersa dai debiti. Gliela si legge in faccia a Renzi l’ansia da prestazione, l’arrivismo di chi non vede l’ora di lanciarsi dal trampolino”.