La conferenza stampa conclusiva del governo italiano al G20 di Cannes è terminata da pochi minuti. Hanno risposto alle domande dei giornalisti il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che ha raggiunto con un piccolo ritardo la sala stampa. «Le misure anticrisi inserite nel maxiemendamento alla legge di Stabilità saranno approvate entro fine novembre», ha dichiarato il premier. Berlusconi ha poi voluto chiarire che il monitoraggio sull’Italia da parte dell’Fmi «non comporta nessuna limitazione» per il Paese, «si tratta di una semplice certificazione esterna». Una precisazione che ha generato altre domande sul tema.
C’è però un altro passaggio che è destinato a far discutere. «Non siamo preoccupati – ha dichiarato il premier Berlusconi -. Forse abbiamo sbagliato in passato nel ritenere che la nostra economia potesse sostenere facilmente questo debito. Ma richiamati alla necessità di ridurre il debito, ci siamo subito impegnati per il pareggio di bilancio nel 2013, continueremo con decisione in questa direzione. La nostra economia e il sistema bancario sono solidi». Per spiegare il concetto il presidente del Consiglio ha parlato di un’Italia che non dà assolutamente l’impressione di essere in crisi, se si guardano le prenotazioni ai ristoranti, ai voli aerei, e nelle zone di villeggiatura durante i ponti. Ad ogni modo, «Il Fondo monetario ci aveva offerto dei fondi che noi abbiamo rifiutato».
Non sono mancati i riferimenti alla stabilità della maggioranza parlamentare dopo giorni in cui si discute di “dissidenti”, “malpancisti”, “firmatari” e “traditori”. «Nonostante le defezioni – ha dichiarato il premier – siamo ancora maggioranza in Parlamento. Sono persone che ritengono di essere state scavalcate, sono reazioni molto umane e molto comprensibili ma sono sicuro che quando incontrerò queste persone ritorneranno sulle loro posizioni».
E sulla fiducia, Silvio Berlusconi ha parlato di “atto di coraggio”, quasi obbligatorio a cui la maggioranza andrà incontro. Se la fiducia non ci sarà «il governo non potrà fare altro che dimettersi».
Il premier ha poi voluto ringraziare pubblicamente il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per le consultazioni svolte in questi giorni con tutte le forze presenti in Parlamento, parlando di “azione positiva”. Un grazie, infine, anche al presidente degli Stati Uniti d’America, per il “comportamento eccezionale” dimostrato nei confronti dell’Italia”.