Gianfranco Fini si è detto stupito del fatto che ci sia qualcuno che si indigna se si afferma che anche al nord esista un problema di mafia.
Anche il leader di Fli e presidente della Camera Gianfranco Fini dice la sua circa i rapporti tra politica e mafia. E, dopo le polemiche successive alle dichiarazioni di Saviano nel corso di Vieni via con me (quando aveva sostenuto che la mafia al nord interloquisce con la Lega) e la richiesta di replica da parte di un «offeso e indignato» ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dichiara: «Non capisco come qualcuno si possa indignare se c’è chi dice che la mafia è anche al Nord. Non è una polemica contro un partito o contro un territorio nazionale. La mafia è ovunque c’è un interesse». In ogni caso, secondo Fini, «l’infiltrazione non significa necessariamente che la mafia, le organizzazioni criminali, hanno il controllo di qualche parlamentare», spiega. «E’ accaduto, certo, in passato. Ci sono stati parlamentari che sono stati condannati con sentenze passate in giudicato». Tuttavia, «è evidente – continua – che ci sono tentativi di infiltrazione nel mondo della politica e delle istituzioni. Io mi meraviglio di chi si meraviglia. E’ altrettanto evidente che da parte della politica e delle istituzioni occorre fare il massimo sforzo per garantire l’assoluta impermeabilità, che significa controllare in modo molto attento alcuni comportamenti, specie ai livelli più bassi».
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