Antonio Di Pietro l’ha fatta grossa, ha scatenato la rabbia di tutti i gay e delle associazioni in loro difesa. Si è anche meritato l’appellativo non solo di omofobo, ma anche di essere più a destra di Berlusconi. Cosa è successo? E’ successo che il leader di Idv, trascinato dalla sua foga e dal suo linguaggio che tutti sanno essere molto colorito e popolare, è andato a paragonare l’alleanza che si sta annunciando tra Pd e Pdl nel nuovo governo tecnico come il matrimonio di due omosessuali: due gay a letto non fanno figli, insomma. “Credo che il Pd e il Pdl si accorgeranno che non possono stare insieme, perché sarebbero come due maschi in una stessa camera da letto che non possono fare figli”, ha detto nel corso del programma televisivo La Telefonata di Canale 5. Di Pietro, come si sa, è contrario infatti all’idea di un governo tecnico di larghe intese che dovrebbe vedere tutti insieme Pd, Pdl e Terzo Polo con a capo Mario Monti. Per lui l’unica strada da seguire sono le elezioni: “So che in democrazia si propone un programma e se fallisci la palla passa agli elettori”. Immediate le reazioni delle associazioni gay: magari il governo Monti fosse gay come dice Di Pietro, hanno commentato. Almeno farebbe qualcosa per i diritti civili. Lo ha detto Fabrizio Marrazzo portavoce di Gay Center. Che si chiede anche se Di Pietro sia a favore o contrario alle unioni gay: “Con questa metafora non certamente riuscita, Di Pietro sembra candidarsi ad un’opposizione non solo più a sinistra del Pd, ma forse un po’ più a destra di Berlusconi, rubandogli la scena dell’eterosessismo berlusconiano della gnocco”. Anche l’Arcigay protesta definendo le parole del leader dell’Idv infelici e preoccupanti Su certi temi, dicono, non è possibile sbagliare: “Che cosa avremmo detto se qualcuno avesse pubblicamente dato un’accezione negativa al matrimonio tra un bianco o un nero, ovvero tra un ebreo ed un cattolico?”. L’Arcygay chiede un incontro urgente con Di Pietro per chiarire la faccenda e le implicazioni politiche sottintese e per chiarire l’impegno dell’Idv su quanto voglia fare nel proprio programma di partito sui diritti delle persone e delle coppie gay. Di Pietro ha già risposto chiedendo profondamente scusa alla comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender). Ha definito le sue parole una battuta assolutamente infelice ma involontaria. E ribadisce l’impegno del suo partito nel campo della lotta per i diritti civili e le libertà individuali.