E’ in corso il Consiglio dei ministri straordinario in cui saranno varate quelle misure lacrime e sangue che dovrebbero servire, in teoria, a raggiungere al più presto possibile il’obiettivo del pareggio di bilancio e dare ai mercati e alle istituzioni europee garanzie di solvenza rispetto al nostro ingente debito pubblico, innescando quel percorso virtuoso che dovrebbe trascinarci fuori dalle sacche della crisi. E’ in discussione la manovra da 24 miliardi – di cui 4 relativi alla delega fiscale – i cui contenuti, prevalentemente, riguarderanno i conti pubblici, la previdenza sociale e lo sviluppo. Saranno modificate le pensioni, con il passaggio per tutti al sistema contributivo attraverso il criterio del pro rata. Contestualmente alla reintroduzione dell’Icu, saranno aggiornate le rendite catastali, con una maggiorazione conseguente, oltre che per l’imposta comunale sugli immobili, dell’irpef. Su quest’ultima tassa, data l’eccezionalità del momento, e considerate le richieste provenienti dall’Europa, è previsto un considerevole ritocco al rialzo. Le aliquote al 43 per cento, infatti, saranno portate al 46, a decorrere dal primo gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2014. E’ previsto anche un aumento di due punti sull’iva, e una stretta sui ticket sanitari.
Provvedimenti finalizzati al rigore che, tuttavia, come ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, non potranno prescindere da misure altrettanto importanti sullo sviluppo, che dovrebbero concretizzarsi in sgravi fiscali per le imprese. Inizialmente,il Consiglio dei ministri era stato convocato per domani. Tuttavia, dopo aver incontrato le parti sociali, il premier Mario Monti ha deciso di anticiparlo alle 16.35. L’obiettivo è quello di presentarsi all’apertura dei mercati, domani, con un primo pacchetto di misure anticrisi già approvate. Sempre domani, Monti si presenterà, alle 16, di fronte all’Aula della Camera e alle 18 del Senato per un’informativa urgente del governo relativa ai provvedimenti adottati oggi. Al termine del vertice, previsto per le 19, il presidente del Consiglio informerà sull’esito dei lavori in conferenza stampa.
L’incontro con i giornalisti avverrà non a Palazzo Chigi, come è sempre stata consuetudine, ma nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio, a Santa Maria in Via.