In tempo di crisi «non è il caso di introdurre modifiche sul piano fiscale per le famiglie. Le innovazioni non si adattano a questo momento. Gli interventi sulla famiglia restano prioritari ma nell’ambito della legislatura». Lo ha affermato il sottosegretario al welfare, Eugenia Roccella, al convegno sulla famiglia, organizzato dal Forum delle Associazioni familiari, in vista del federalismo fiscale. Un intervento in linea con quello del sottosegretario Carlo Giovanardi per il quale l’atteso quoziente familiare per ora non potrà essere introdotto.
Roccella, sottolineando che durante la crisi vanno fatte delle scelte, il governo ha optato per il sostegno al lavoro che indirettamente sostiene anche le famiglie. «Anche se una fiscalità favorevole sarebbe auspicabile», ha precisato Roccella, questa ora non è possibile: «cercheremo di tornare alle deduzioni nel più breve tempo possibile e poi c’è il discorso dei voucher».
Per Roccella «è sulla famiglia che va costruito il nuovo welfare» ed ha rilevato che proprio in questo momento di crisi, in Italia la famiglia «regge più che in altri paesi, si mostra coesa. Fa da cuscinetto alla crisi». Il problema, a suo avviso, resta la natalità, la differenza fra il desiderio di maternità e i figli avuti. A margine del convegno, a chi le chiedeva se esiste un rischio di celebrare la famiglia senza ricadute pratiche, Roccella ha risposto: «non c’è questo rischio perché anche una celebrazione è importante. Da molto tempo si parla della famiglia e si danno le cose per scontate. Parlarne pone la questione».