Continua, con toni a volte grotteschi, la polemica sull’immigrazione riscaldata dagli interventi del Presidente dell’Inps Tito Boeri. Il personaggio è tosto e non molla, né si dimette, come avevano iniziato a chiedere alcuni esponenti politici. Ma al di la della indole caratteriale, è la posizione dialettica a essere debole, molto debole. Lo aveva notato anche il ministro Savona, nella sua articolata lettera aperta al Presidente dell’Inps di circa un anno fa. Una lettera che letta oggi, col senno di poi, appare ancora più interessante, sia perché un anno fa Savona era “solo” uno stimatissimo professore e non un ministro, sia perché mostra con maggiore chiarezza che i recenti e ripetuti interventi di Boeri appaiono più chiaramente determinati da un fine politico di ostruzione all’attuale Governo piuttosto che dal desiderio di affermare un dato vero.