E’ salito e sembra destinato ad aggravarsi ulteriormente il bilancio delle vittime provocate dalla tempesta tropicale Washi, scatenatasi nel sud delle Filippine. Secondo i dati riportati dalla Croce Rossa e dall’ esercito, i morti sono saliti a 440. Le piogge torrenziali e i 29 a 90 chilometri all’ora hanno spazzato via interi villaggi nel giro di 24 ore. I soccorsi impegnati nelle operazione di salvataggio e di recupero dei corpi, solamente sull’isola di Mindanao, hanno rivenuto un centinaio di corpi senza vita, prevalentemente di bambini. I cadaveri sono stati ritrovati nella città di Cagayan de Oro. Nella zona, completamente allagata, in cui vivono mezzo milione di pesoine, è impegnata un’intera divisione dell’esercito, pari a 10mila uomini. Oltre all’isola, tra i porti principali del Paese, sono state registrate 70 vittime nella sola città di Iligan, altro porto importante del Paese. Centinaia di persone risultano disperse, specie tra queste due città, mentre oltre duemila sono quelle che sono state tratte in salvo. Nel frattempo, gli elicotteri stanno sorvolando la zona in attesa di vedere spuntate altre vittime dalle acque che si stanno man mano ritirando. Intanto, numerose zone sono colpite da black out, mentre tutti i voli sono stati sospesi. La furia del ciclone ha colpito nella notte, senza lasciare scampo, sorprendendo i cittadini nel sonno. «La tempesta è arrivata velocemente, e ha sorpreso la popolazione che dormiva», ha dichiarato alla televisione Gma il sindaco di Iligan.
Nelle operazioni l’esercito ha dispiegato 20 mila soldati. Il presidente del Paese, Benigno Aquino III, si è detto allarmato per l’alto numero di morti e ha chiesto ai soccorsi e ai responsabili la massima disponibilità nel dare assistenza alle zone maggiormente colpite. Per le Filippine, flagelli di questo tipo non sono, purtroppo, una novità. Ogni anno, infatti, sono circa una ventina le tempeste tropicali che si abbattono sulla zona. L’anno scorso due tifoni di particolare intensità,Nesat e Nalgae, hanno ucciso un centinaio di persone; nel 2009, invece, la tempesta tropicale Ketsana ne ha uccise 464.