Parlando ad Annandale, in Virginia, il presidente Obama ha presentato la sua proposta di bilancio per il 2013. Si tratta di un piano ambizioso, dalla modica cifra di 3.800 miliardi di dollari. Prevede che il Paese sarà governato per tutto l’anno prossimo in deficit. In particolare, sarà sopra i mille miliardi. E’ previsto un disavanzo da 1.330 miliardi per l’anno fiscale ch si concluderà il 30 settembre. Una cifra dl genere equivale all’8.5 per cento del prodotto interno lordo americano. Il presidente ha fatto sapere che l’economia Usa, in questa fase, sta tornando a marcare segno positivo. Si sta riprendendo anche se, ha ammesso,la strada da percorrer è ancora lunga e necessiterà della ripresa, in particolar modo, sul fronte occupazionale. I posti persi a causa della crisi economica, infatti, sono stati moltissimi. Secondo l’inquilino della Casa Bianca sarà, inoltre, necessario investire di più in infrastrutture e in educazione. Chiedendo di aumentare il prelievo fiscale per le fasce della popolazione più agiate, ha colto l’occasione per attaccare gli avversari repubblicani, facendo presente che sono stati loro a bloccare le misure di riduzione del deficit e la maggioranza dei provvedimenti contenuti nell’American Jobs Act, ovvero la manovra che avrebbe dovuto sostenere e rilanciare il mercato del lavoro. Obama ha fatto presente che la ragione dell’opposizione repubblicana è consistita nel fatto che «non vogliono chiedere agli americani più ricchi di pagare la loro quota»; tra i suoi cavalli di battaglia vi era, infatti, la richiesta di un surplus di tassazione che corrispondesse a 1.500 miliardi di dollari in dieci anni. Tuttavia, l’opposizione controlla la Camera dei Rappresentanti, il che rende molto difficile portate agevolmente a termine i suoi piani. Obama, tra le altre cose, ha parlato di un piano di sgravi fiscali per le imprese, di un investimento da 476 miliardi di dollari, spalmato su sei anni per la manutenzione e l’ammodernamento di strade, autostrade e ferrovie, e di una proroga di un anno per i tagli sui bonus fiscali per le persone che sono disoccupate.
In particolare, Obama è tornato a parlare della Buffet Rule, dal nome di chi l’ha proposta per primo, il multimiliardario Warreb Buffet; in sostanza, si tratterebbe dell’innalzamento della pressione fiscale, per i milionari, al 30 per cento al fine di portare il deficit sotto il 3% del Pil entro il 2018.