Primo cambio per il Gent. Abbandona il campo Perbet, al suo posto entra Verstraete. Il neoentrato classe 1999 si mette subito in luce: sterzata all’improvviso dentro il campo e palla aggiustata sul mancino. La conclusione che segue termina lontana dalla porta. Il Gent ci riprova con una girata di testa su cross di Kalu. Anticipata la goffa uscita di Ryan ma la palla si perde alta sopra la traversa. Cambio nel Genk. Fuori capitan Buffel e dentro Trossard al suo posto. I padroni di casa si rivedono in zona offensiva. Costruiscono l’azione i due entrati nella ripresa. Trossard affonda sulla sinistra e crossa dentro con il destro. Incornata di Schrijvers, lasciato solissimo, ma la conclusione termina tra le braccia di Kalinic. Terzo e ultimo cambio per il Genk: esce Uronen, al suo posto c’è Janssens. All’84esimo arriva il gol del pareggio del Gent. Fa tutto bene Kalu, che salta Janssens e appoggia in mezzo per l’indisturbato Verstraete, libero di battere a rete da pochi passi. L’1-1 odierno qualifica il Genk, vincitore per 2-5 nel match d’andata.
Sostituzione tra le fila del Genk a inizio secondo tempo: entra Schrijvers, esce Pozuelo. Il Gent ci prova: Simon scende in fascia, provando l’iniziativa personale ma Castagne gli sbarra la strada, mandando gli ospiti dalla bandierina. Sul corner che segue battuta corta e cross prontamente allontanato dalla difesa di casa. Riparte in velocità Samatta, che poi allarga su Schrijvers, fermato però da Mitrovic. Dalla bandierina va Malinovsky, che però calcia con tropp lungo sul secondo palo. Nessuno può intervenire, e la palla sfila fuori. Al 54esimo ospiti vicini al gol. Kalu calcia con il destro da posizione defilata. Uronen gli sporca la conclusione, che si perde sul fondo. Angolo. Lo stesso Kalu cerca un’idea dalla bandierina, trovando Gigot al limite dell’area. Il difensore ripropone in area di testa, ma la sfera viene bloccata comodamente da Ryan in presa alta.
Al 21esimo il Genk passa in vantaggio. Ottima manovra dei padroni di casa, Boetius premia l’inserimento a tutto gas di Castagne dalla difesa. Destro potente ad incrociare, che non lascia scampo a Kalinic. Gli ospiti provano subito a reagire. Simon propone un tiro-cross teso in area, sul quale non si avventa per poco Perbet. Afferra la palla Ryan in uscita. Poco dopo è Coulibaly a provarci. Il giocatore del Gent gira di testa su un cross dalla destra di Rabiu ma la palla esce fuori di poco. Il Genk reagisce: Samatta prova ad intervenire sulla sfera dopo l’imbucata di Pozuelo. Kalinic gli frana addosso, prendendo anche il pallone però e sventando il pericolo. Sul corner che segue Boetius ci prova dal limite dell’area. Tiro debole, ma deviato: corner. Il risultato complessivo di 6-2, spegne gli stimoli dei calciatori del Gent. La rimonta sembra davvero impossibile. Fine primo tempo.
E’ iniziato il match della KRC Genk Arena. Si riparte dal 5-2 a favore del Genk maturato all’andata. I padroni di casa scendono in campo con il 4-2-3-1. In porta c’è Ryan, in difesa Castagne, Brabec, Colley e Uronen. Mediana occupata da Pozuelo e Berge mentre in avanti troviamo Buffel, Malinovskiy e Boetius a supporto di Samatta, unica punta. Il Gent risponde con il 3-4-2-1. Kalinic tra i pali, trio difensivo formato da Gigot, Mitrovic e De Smet. Sulla fascia destra Foket, Dejaegere e Ibrahim in mezzo, Simon a sinistra. Zona offensiva appannaggio di Kalu, Coulibaly e Perbet. A differenza di quanto accaduto all’andata le due squadre iniziano con cautela cercando di studiare le mosse avversarie. Il Genk ci prova per primo al settimo. Malinovsky va in percussione solitaria palla al piede al limite dell’area cercando Samatta, ma la combinazione tra i due non si chiude. Poco dopo è Malinovsky a provarci. Il 18 biancoazzurro si ritaglia bene lo spazio e conclude, centrando però in pieno Buffel. La deviazione per poco non inganna Kalinic. Palla che si perde fuori dallo specchio.
La partita tra Genk e Gent, atteso derby belga sarà diretta da Alberto Undiano Mallenco, arbitro spagnolo, che verrà coadiuvato in campo per il match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League da Raúl Cabanero e Diego Barbero Sevilla. Il fischietto di gara spagnolo ha arbitrato soltanto una partita in Europa League in questa stagione, ma nessuna delle due squadre era coinvolta. Un arbitro molto rispettato, severo nella prima ammonizione: sono 2072 i cartellini estratti in 443 gare arbitrate dal 2001 a oggi. Meno severo per quanto il doppio giallo e l’espulsione: sono 62 i rossi per doppia sanzione e 34 i rossi diretti. Lascia molto giocare in area di rigore, visto che assegna un penalty ogni 4 gare di media e non ha mai arbitrato una finale di Champions League in carriera. Nel suo passato Alberto Mallenco ha già avuto modo di incontrare il Genk in una sola occasione, ovvero nella stagione 2004-2005 nella Coppa Itertoto, mentre con il Gent non vi sono precedenti in carriera.
Il derby belga fra Genk e Gent si annuncia favorevole ai padroni di casa, che nel match d’andata degli ottavi di finale di Europa League si sono imposti con un roboante 5-2. Se diamo un occhio a qualche numero vediamo che il Genk ha solo un gol in meno rispetto alla Roma, avendone realizzati ventuno in nove gare, superando la media di due reti a partita. Le reti subite dalla squadra invece sono tredici, con una media vicino al gol e mezzo subito per ogni gara. Peggio hanno fatto i cugini del Gent, che hanno subito addirittura venti reti in nove partite, superando la media di due gol subiti a partita. Le reti segnate dal Gent sono quattordici, una e mezzo a partita. Ampliando le statistiche si nota che i corner a favore dei padroni di casa fino a oggi sono stati 55 ovvero 6.11 a match, contro i 49 a favore degli ospiti ovvero 5.44 a incontro. Nei passaggi invece il Gent ne segna a bilancio 3855 totali i cui 3386 completati con una percentuale di efficacia del 88% e un possesso palla in media del 55%, mentre per il Genk si contano 3631 passaggi totali di cui 3020 efficaci (percentuale di perfezione fissa sul 83%9 e oltre il 50% di possesso palla di media.
Quella tra Genk e Gent si annuncia una sfida senza dubbio particolare in questi ottavi di finale di Europa League che vede di frontedue squadre quasi omonime situate entrambe nelle Fiandre. Nella gara di andata, giocata alla Ghelamco Arena di Gent (o Gand), gli ospiti del Genk riuscirono ad imporsi con il pesantissimo punteggio di 5-2, mettendo quasi in cassaforte il discorso qualificazione. Sono ovviamente tanti i precedenti recenti fra queste due squadre, le quali si affrontano più volte nello stesso anno nella massima serie del Belgio. Nelle ultime 5 gare, le due formazioni hanno ottenuto due vittorie a testa ed un solo pareggio, quello a reti bianche dello scorso maggio. Il risultato più importante, però, è proprio quello dell’andata, quando grazie a due reti di Samata, poi quelle di Uronen, Malikovskij e Colley gli ospiti riuscirono a vincere 5-2. Fra i protagonisti in negativo per il Gent ci fu Perbet, colpevole di un rigore sbagliato sul 4-2 che avrebbe riaperto i giochi in vista della gara di ritorno. L’attaccante francese dovrà rifarsi in questo match di ritorno e cercare di non vanificare una stagione fin ora positiva con 16 reti totali realizzate sommando tutte le competizioni.
Sarà diretta dall’arbitro Alberto Undiano Mallenco; alle ore 19 di giovedì 19 marzo si gioca per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League 2016-2017. Quello tra le due squadre belghe non è il solo derby uscito dall’urna che ha decretato gli accoppiamenti di questi ottavi di finale, ma a differenza di quello tedesco tra Schalke 04 e Borussia M’Gladbach non è in bilico la qualificazione , considerando che all’andata il Genk ha vinto per 5 a 2 in trasferta, mettendo molto più di una ipoteca sulla qualificazione ai quarti di finale di questa Europa League il cui atto conclusivo si giocherà il 24 maggio 2017 a Stoccolma.
Il Genk arriva a questo derby belga (e fiammingo) dopo aver segnato 4 reti, sempre in trasferta, al Westerlo: con questo risultato il Genk si è portato a 48 punti, due in meno del Gent, che a sua volta ha vinto 3 a 0 il match casalingo contro il Mechelen, sorpassandolo in classifica. Entrambe sono ancora in corsa per i play-off in un campionato, quello belga, decisamente equilibrato.
Andando a vedere il cammino delle due formazioni, si può dire che il Genk fin dai gironi di Europa League abbia dimostrato di che pasta è fatto, riuscendo a farsi rispettare e a passare il turno in un raggruppamento comprendente il Bilbao e il Sassuolo, ovvero due realtà calcistiche sicuramente più quotate rispetto ai belgi: e proprio il Sassuolo di Di Francesco si è dovuto inchinare al Genk, uscendo sconfitto in entrambi i confronti e dicendo così addio alla competizione.
Nei sedicesimi di finale è arrivato il match contro i rumeni dell’Astra Giurgiu: dopo un 2 a 2 in Romania al Genk è bastato l’1 a 0 casalingo per passare il turno e garantirsi il diritto di giocarsi questo affascinante derby. Purtroppo le buone prestazioni in Europa League non hanno salvato dall’esonero Maes, che da gennaio è stato sostituito da Albert Stuivenberg.
Il Gent, che è ormai con un piede e mezzo fuori dalla competizione, ha invece iniziato la sua avventura in questa Europa League addirittura dal secondo turno preliminare e in un girone dove ha dominato lo Shakhtar Donetsk è riuscito a passare il turno a spese dei portoghesi del Braga. Nei sedicesimi è arrivato in sorte il Tottenham ed è lì che i The Buffalos hanno fatto l’impresa, vincendo in casa (1-0) e pareggiando in Inghilterra (2-2).
Riguardo le formazioni che scenderanno in campo, il Genk giocherà questo ritorno tra le mura amiche con un modulo sicuramente meno abbottonato del 4-4-2 esibito all’andata. Probabile che il modulo scelto da Stuivenberg sia il 4-3-3, con Ryan confermatissimo in porta dopo le grandissime parate che hanno impedito al Gent di scrivere una storia diversa nel match di andata. Pozuelo sarà impiegato quasi sicuramente nel ruolo di ala, mentre in avanti il tecnico sembra intenzionato a confermare Samatta nel ruolo di punta centrale.
Vanhaezebrouck, tecnico del Gent, sembra decisamente intenzionato a giocarsi la partita in modo aperto e dinamico e non potrebbe essere altrimenti, considerando che per passare il turno dovrebbe vincere segnando almeno cinque goal e subirne soltanto uno. In avanti non ci sarà ancora Milicevic, che si è fatto male al ginocchio venti giorni fa e la cui stagione sembra giunta anzitempo al capolinea. Il dubbio di Vanhaezebrouck, oltre ad una difesa che all’andata ha fatto acqua da tutte le parti, si chiama Perbet: l’ex centravanti del Villareal ha sulla coscienza un rigore sbagliato e un goal praticamente fatto spedito contro la traversa, motivo per cui al suo posto potrebbe essere inserito Coulibaly, centravanti maliano classe 1991.
Nonostante si parta da un perentorio 5 a 2 in trasfertta per il Genk, le quote dei bookmakers non risultano per nulla sbilanciate a favore dei padroni di casa. Andando a vedere le quote della Snai si scopre ad esempio come una vittoria del Genk, con conseguente passaggio del turno, venga quotata a 2,40 volte la cifra giocata, mentre un’affermazione esterna del Gent, anche non dante luogo ad una qualificazione che avrebbe dell’incredibile, viene pagata con una quota leggermente più alta, ovvero 2,85 volte la cifra giocata. Più improbabile, considerando anche la forte vocazione offensiva delle due formazioni, un pareggio. Questo risultato viene infatti quotato dalla Snai a 3,50 volte la cifra eventualmente scommessa.
Genk Gent non sarà una delle partite trasmesse in diretta tv; gli abbonati alla pay tv del satellite potranno però seguire il programma Diretta Gol Europa League, che su Sky Super Calcio trasmette i gol e gli highlights in tempo reale da tutti i campi. La trasmissione è disponibile anche in diretta streaming video, attivando senza costi aggiuntivi l’applicazione Sky Go su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.