L’Arsenal perde di misura per 1 a 2 contro l’Ostersunds davanti al proprio pubblico ma conquista comunque l’accesso agli ottavi di finale, la sconfitta è stata causata dalle scelte di Wenger che ha deciso di rivoluzionare radicalmente la formazione dando spazio alle seconde linee che hanno faticato molto contro gli orgogliosi svedesi che hanno disputato un’eccellente prestazione. Iniziano con coraggio gli ospiti che sfiorano il vantaggio già al 4′ quando Ghoddos è riuscito a liberarsi sulla sinistra di Bellerin e a crossare al centro con precisione per Hopcutt il cui tentativo a colpo sicuro è stato però respinto dal tempestivo intervento di Holding che è riuscito ad allontanare dalla linea di porta. Al 22′ arriva un pò a sorpresa il vantaggio ospite che nasce da una pregevole apertura sulla destra per Aiesh che, sfruttando una grave disattenzione di Kolasinac, è potuto accentrarsi liberamente in area di rigore dove ha superato il portiere di casa con un tiro preciso. Passano solamente 69 secondi e Sema si inventa anche il raddoppio, l’attaccante, dopo aver ricevuto una palla piuttosto innocua poco fuori dall’area, dopo esser entrato negli ultimi sedici metri ha saltato con un grand dribblig Chambers ed ha segnato con uno strepitoso diagonale che potente e preciso si è insaccato vicino al secondo palo. La reazione della formazione di Wenger non è immediata ed arriva solamente al 35′ sugli sviluppi di una punizione calciata dalla trequarti da Mikhitaryan che ha permesso a Holding di colpire di testa da distanza ravvcinata trovando però l’istintiva risposta di Keita. Prima del duplice fischio, c’è ancora il tempo per assistire ad una punizione calciata da Ghoddosa da quasi 30 metri che Ospina ha controllato senza eccessivi problemi.
LA RIPRESA
La ripresa si apre con un’immediata sostituzione effettuata da mister Wenger che ha lasciato negli spogliatoi il deludente Maitland-Niles inserendo al suo posto Xhaka. Al 47′ arriva l’episodio che difatto ha deciso il match che arriva dopo un sfondamento sulla destra dei padroni di casa con Iwobi il cui cross ha pescato all’altezza del secondo palo Kolasinac che sfruttando uno svarione di Edwards ha segnato da distanza ravvicinata con un potente tiro al volo. Gli svedesi accusano il colpo e rischiano di capitolare già al 49′ quando l’ennesimo inserimento di Iwobi sulla destra si conclude con un perfetto cross per Welbeck che da due passi ha sprecato con un colpo di testa ravvicinato che centrale è stato respinto con un miracoloso intervento da Keita. Al 52′ l’eroe Aiesh che si è dovuto arrendere ad un problema muscolare lasciando il posto a Tekie. Continua il monologo dei gunners che sfiorano il pareggio al 63′ con Elneny che lasciato troppo solo ha sfondato centralmente concludendo con una potente conclusione dal limite dell’area che troppo centralmente è stata respinta dal portiere ospite. Dopo questa girandola di emozioni, la partita vive un netto calo del ritmo causato anche dalla classica girandola ci cambi coi quali i due allenatori hanno inserito rispettivamente Willock, Arhin e Islamovic al posto di Wilshere, Mukiibi e Hopcutt. Proprio uno dei neo-entrati, Islamovic ha subito sfiorato il gol all’84’ quando sul cross di Ghoddos ha tentato una deviazione volante dentro l’area di rigore che è uscita di pochissimo fuori dal palo lontano. L’Arsenal riesce così a conquistare il pass per gli ottavi di finale soffrendo forse più del previsto anche a causa delle scelte di mister Wenger che ha stravolto radicalmente la formazione permettendo così agli svedesi di accarezzare un’impresa storica anche l’aver espugnato l’Emirates resta comunque nella storia di questo club.
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