Prendono il via le sfide degli Us Open 2017: tra Rafa Nadal e Roger Federer, che possono incontrarsi in semifinale, è in gioco anche la prima posizione mondiale, che lo spagnolo difende dalle grinfie dello svizzero. Per Federer, che non domina la classifica Atp da cinque anni, le cose erano se vogliamo più semplici: lo scorso anno aveva saltato gli Us Open e dunque si è presentato a questa edizione di Flushing Meadows senza punti da difendere, con tutto guadagno per ogni partita vinta. Nadal però si è quasi assicurato la certezza di chiudere questi Us Open confermandosi al numero 1 grazie alla vittoria su Alexandr Dolgopolov, che gli ha permesso di superare il livello 2016 (era stato eliminato agli ottavi); tuttavia attenzione, perchè a Nadal non basterebbe nemmeno arrivare in semifinale per la certezza di difendere la vetta del ranking. Sarebbe ancora il primo giocatore al mondo domani, ma se dovesse perdere la sfida diretta contro Roger perderebbe anche la sua leadership in classifica; al momento la differenza è davvero esigua (220 punti) e solo vincendo il torneo, o con Federer eliminato prima di lui, Nadal sarebbe ancora il numero 1. Da notare anche come Juan Martin Del Potro possa portarsi nei primi 25 giocatori al mondo vincendo la semifinale, mentre Andrey Rublev in caso di colpo su Nadal sarebbe immediatamente il numero 24 del ranking Atp, e vincendo il torneo andrebbe addirittura in Top Ten, alle spalle di Novak Djokovic e scalzando Andy Murray dai primi dieci. In ogni caso adesso bisogna dare la parola al campo, perchè le partite dei quarti di finale stanno per cominciare. (agg. di Claudio Franceschini)
CORSA AL NUMERO 1
Karolina Pliskova gioca i quarti degli Us Open 2017 con la grande speranza di confermarsi al numero 1 del ranking Wta. Lessere arrivata fino a questo punto per il momento non le basta: lanno scorso la ceca ha perso la finale e di conseguenza il risultato peggiore nel 2017 le farebbe perdere punti. Tanto che oggi, se dovesse perdere, sarebbe la quarta giocatrice al mondo: il numero 1 se lo prenderebbe Garbine Muguruza, che precederebbe Simona Halep ed Elina Svitolina, con la rumena che difende la sua seconda posizione grazie alleliminazione dellucraina agli ottavi. Per garantirsi il primo posto Wta, la Pliskova deve arrivare in finale: se oggi dovesse battere Coco Vandeweghe sarebbe sicura del secondo posto, ma le mancherebbero ancora 161 punti per scavalcare la Muguruza. Riguardo le altre giocatrici ancora in corsa, per la stessa Vandeweghe – già salita al numero 11 – la semifinale significherebbe laccesso nella Top Ten per la prima volta in carriera; Kaia Kanepi irromperebbe nelle prime 60 al mondo mentre Madison Keys, che è già stata una delle prime 10 giocatrici Wta, tornerebbe nella Top 20. Quello che interessa al momento comunque è se la Pliskova difenderà la sua posizione: la sconfitta della Muguruza agli ottavi (contro Petra Kvitova) le ha dato una grande mano ma adesso la ceca deve metterci del suo, ovvero battere linsidiosissima Vandeweghe (che avrà anche il pubblico dalla sua parte) e fare un altro passo verso la chiusura dellanno al numero 1 (non ne avrebbe ovviamente la certezza anche se dovesse vincere gli Us Open, ma sarebbe un bel punto a favore). (agg. di Claudio Franceschini)
IL TEENAGER TRA I BIG
Era dal 2001 che un giocatore così giovane non arrivava ai quarti di finale degli Us Open: Andrej Rublev, 19 anni, fa meglio di circa due mesi rispetto a Andy Roddick che, nel 2001, avrebbe compiuto 20 anni qualche giorno più tardi e aveva centrato il quinto turno dello Slam di casa. Già testa di serie numero 18, Roddick aveva superato Slava Dosedel, Jack Brasington, Alex Corretja e Tommy Robredo perdendo appena un set e la sua corsa si sarebbe poi interrotta al quinto contro Lleyton Hewitt, che avrebbe anche vinto il titolo. A Roddick quella grande cavalcata aveva portato bene: nel 2002 un altro quarto di finale – eliminato nettamente da Pete Sampras allultimo grande trionfo in carriera – ma lanno seguente il ragazzo di Omaha avrebbe vinto gli Us Open, battendo in finale Juan Carlos Ferrero e, circa un mese e mezzo più tardi, regalandosi anche il numero 1 del ranking Atp. Nella carriera di Roddick ci sono state tre finali a Wimbledon, tutte perse contro Roger Federer e, almeno due di queste, in maniera rocambolesca; forse lamericano avrebbe meritato qualche Slam in più nel suo palmarès, adesso tocca a Rublev provare a ripercorrere questa carriera che sarebbe comunque strepitosa. Una curiosità: il tennis giocato per Roddick terminò agli Us Open in un match di ottavi contro Juan Martin Del Potro (7-6 6-7 2-6 4-6), al termine del quale largentino gli lasciò tutto il proscenio e lui salutò il pubblico, visibilmente commosso ed emozionato, con un lungo discorso di addio. A Rublev tocca il numero 1 Rafa Nadal: lo affronta per la prima volta in carriera, chissà se diventerà per lui un ricordo epocale. (agg. di Claudio Franceschini)
IL BIG MATCH
Non cè dubbio che sia quella tra Roger Federer e Juan Martin Del Potro la grande sfida agli Us Open 2017: un quarto di finale straordinario, soprattutto per il modo in cui i due hanno superato le difficoltà nel corso del torneo (lo svizzero ha vinto al quinto set le prime due partite, largentino ha rimontato Dominic Thiem da 0-2 – con tre game vinti nei primi due set – appena due giorni fa). Tutti ricordano ovviamente lepisodio del 2009, quando sullArthur Ashe un ventenne Del Potro aveva sorpreso il cinque volte campione in carica Federer battendolo con il risultato di 3-6 7-6 4-6 7-6 6-2 e vincendo quello che a oggi è ancora lunico Slam nella sua carriera. In realtà svizzero e argentino si sono affrontati in 21 occasioni: Federer ha vinto 16 di questi precedenti, al quinto set era andato anche pochi mesi prima (semifinale del Roland Garros) e quella volta aveva vinto lui (3-6 7-6 2-6 6-1 6-4), così come ai quarti di Parigi tre anni più tardi, rimontando da 0-2 (3-6 6-7 6-2 6-0 6-3). Laltro episodio celebre tra i due giocatori risale alla semifinale delle Olimpiadi di Londra: sul campo solitamente aperto a Wimbledon Federer aveva vinto con un terzo set epico, chiuso sul risultato di 19-17 (sforzo che gli avrebbe impedito di competere davvero con Andy Murray per la medaglia doro, che ancora gli manca nel palmarès). Lultimo incrocio si è giocato questanno nel terzo turno di Miami: il Re ha vinto con un agile 6-3 6-4 un match che non si disputava dal 2013 (alle Atp Finals nel girone eliminatorio). Vale anche la pena notare che Del Potro tra il 2012 e il 2013 ha vinto per tre volte consecutive: due finali a Basilea e, in mezzo, un round robin alle Finals. (agg. di Claudio Franceschini)
IL QUADRO DELLE PARTITE
Agli Us Open 2017 è arrivato il momento di completare i quarti di finale: ci attende una giornata splendida mercoledì 6 settembre, con inizio dei match a partire dalle ore 18 italiane. Vedremo in campo non solo Rafa Nadal e Roger Federer che sono ad una sola partita dallattesissimo incrocio in semifinale, ma anche un redivivo Juan Martin Del Potro e un sorprendente Andrej Rublev, il più giovane tennista a raggiungere i quarti di Flushing Meadows dai tempi di Andy Roddick (2001). Nel tabellone femminile invece abbiamo la numero 1 Karolina Pliskova, una veterana come Kaia Kanepi e una delle grandi speranze americane, quella Madison Keys che a 22 anni va a caccia della prima finale Slam di sempre.
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE GLI US OPEN
Gli Us Open 2017 sono in diretta tv su Eurosport ed Eurosport 2, che copriranno i match più importanti provando a dare risalto, al netto delle scelte della regia internazionale, ai match degli italiani. Ricordiamo la possibilità di assistere al torneo di tennis in diretta streaming video: per attivare lapplicazione Eurosport Player è necessario pagare una quota per liscrizione, mentre gli abbonati a Sky si potranno avvalere di Sky Go la cui attivazione su tablet e smartphone non richiede costi aggiuntivi.
RAFA E ROGER
Sfide diverse ma allo stesso modo complicate per Nadal e Federer, su cui saranno puntati tutti i riflettori: lo spagnolo affronta infatti il diciannovenne Andrej Rublev, che fa parte della NextGen ed è quello che ha fatto più strada in un torneo comunque aperto ai teenager. Il russo deve certamente migliorare dal punto di vista del carattere e della tenuta mentale, ma il modo con il quale si è liberato dei suoi avversari ci lascia intendere che abbia tutte le carte in regola per aprire, insieme agli altri, una nuova generazione di grande tennis. Per Federer invece cè la riedizione della finale 2009 contro Del Potro: per lui quella partita significò perdere un titolo che aveva detenuto per cinque anni consecutivi e, dopo la sconfitta di Wimbledon contro Nadal (lanno prima) unaltra crepa in un dominio che era stato netto e senza discussioni per più di un lustro. E questa la vera grande sfida dei quarti, e non potrebbe essere altrimenti: nessuno dei due è davvero al massimo delle sue possibilità fisiche, ma il talento e il livello di voglia sono tali che di fatto non se ne accorgerà nessuno.
SPERANZE STELLE E STRISCE
Gli Stati Uniti del tennis femminile provano a entrare nellera post Williams. Certo Venus è ancora lì e Serena – che ha appena partorito – minaccia di tornare, ma le donne americane hanno altre armi da mandare in campo. In questi Us Open 2017 le stelle e le strisce si sono viste eccome: oggi tocca a Coco Vandeweghe e Madison Keys provare a formare una semifinale tutta americana. La Vandeweghe ha fatto progressi costanti da qualche anno a questa parte: già semifinalista agli Australian Open e due volte ai quarti di Wimbledon, a Flushing Meadows è arrivata dove mai era stata prima e adesso vuole dimostrare di essere giocatrice non solo da erba (ha vinto a s-Hertogenbosch per due volte in tre anni) ma anche in grado di vincere gli Slam sul duro. La Keys ha giocato gli ottavi di tutti i Major, e già due anni fa era tra le quattro regine di Melbourne; tre titoli Wta (due su erba) ha avuto problemi fisici che ne hanno rallentato la crescita ma ha impiegato davvero poco a tornare, presentandosi a New York con la testa di serie numero 15 e battendo Elina Svitolina, che da lei dovrebbe imparare come si gestisce la pressione negli Slam. Ha di fronte una giocatrice con 10 anni in più: dal punto di vista dellesperienza Kaia Kanepi parte in vantaggio, ma la Keys è probabilmente la vera favorita di questo quarto.