Termina con il pareggio per 1-1 il match tra Spezia e Ascoli, gustoso anticipo della 32^ giornata della Serie B: da segnalare che poi al Picco proprio i liguri sono rimasti in dieci al 41 per il rosso dato a Mora (già ammonito). A firmare questa partita per la cadetteria ci hanno pensato prima Marilungo al 70 su assist di Lopez: a rispondere per il Picchio ecco poi Lores in rete al primo minuto di recupero della ripresa. Leggendo qualche numero del match vediamo che lo Spezia ha segnato a suo vantaggio il maggior possesso palla (54%), oltre che 8 tiri di cui due in porta, 5 corner, 3 parate e 467 passaggi totali. Nel confronto invece lAscoli ha segnato in statistica il 46% di possesso palla, oltre che 10 tiri di cui 4 effettuati verso lo specchio avversario, 14 punizioni, 3 calci dangolo e un totale di 379 passaggi totali. A livelli disciplinare va poi detto che i liguri hanno meritato 1 rosso e 3 gialli, mentre gli ospiti hanno ottenuto 3 ammonizioni totali.
LE DICHIARAZIONI
Al termine della partita il cui esito in fin dei conti non ha esaltato nessuno, si è presentato ai microfoni della stampa laquilotto Giulio Maggiore, il quale ha dichiarato: Avevamo retto bene nonostante l’inferiorità numerica, ma nel finale abbiamo pagato l’unica sbavatura di una gara in cui eravamo riusciti a non rischiare nulla. Siamo partiti subito forte, determinati a tornare al successo, ma non siamo stati nè fortunati nè cinici, ma anche dopo l’inferiorità numerica il copione non è cambiato e con Marilungo eravamo riusciti a trovare il meritato gol del vantaggio; un vero peccato perchè abbiamo difeso molto bene per tutto l’incontro, non concedendo praticamente nulla all’Ascoli. Per lo spogliatoio del Picchio invece ha preso la parola Lores Valera, lautore del pareggio bianconero: Sto cercando di dare il mio contributo e, visto il momento, sono disposto a tutto, anche a giocare in qualsiasi ruolo. Cerco di dare più profondità e inserimenti perché le nostre mezz’ali sono più votate alla corsa. Avremmo dovuto approfittare dell’uomo in più, ma abbiamo paura di portare palla e saltare l’uomo. Quella di oggi è un’occasione persa perché abbiamo giocato per più di un tempo in superiorità numerica, ma bisogna anche dire che in altri tempi una partita come questa l’avremmo persa; sappiamo che per salvarci serve qualcosa in più e a volte bisogna rischiare, davanti alla porta dobbiamo arrivare con maggiore convinzione e meno paura.
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