Domenica 16 gennaio, la M.Roma Volley di Andrea Giani tornerà in campo per iniziare contro Verona il girone di ritorno del campionato di serie A1. Primo obiettivo: dimenticare le fresca e cocente delusione della mancata qualificazione alla Coppa Italia. A rendere il boccone ancora più amaro è la cortissima classifica che vede Modena quarta a quota 23 punti, solo quattro in più dei 19 che hanno messo fuori gioco la M.Roma relegandola al nono posto.
Si ripartirà domenica con un match nel quale la squadra sarà chiamata non più a dimostrare la propria competitività, ma a dare prova di concentrazione, lucidità e cinismo, qualità che sono mancate negli appuntamenti più importanti, costando quei preziosi punti che ora avrebbero consentito al sestetto di Giani di guardare le altre rivali dall’alto, alle spalle solo delle tre big Trento, Cuneo e Macerata.
Questa settimana il team ha lavorato non solo per smaltire la rabbia ma anche per guardare al futuro, cercando ottimismo nel bel gioco fin qui espresso e in un’infermeria che finalmente si sta svuotando permettendo forse già dal prossimo match lo schieramento di tutto il sestetto titolare. Con gli scaligeri inizierà una sequela di scontri che vedrà la M.Roma affrontare tutte le dirette rivali che cercano una qualificazione ai play-off scudetto di fine campionato, una serie di sei partite che nel girone di andata era stata largamente dominata (5 vittorie e una sola sconfitta rimediata contro Vibo Valentia).
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Il match di domenica, che si giocherà alle 18 al PalaOlimpia di Verona, vedrà i romani sfidarsi con un’altra squadra impegnata a ritrovare fiducia e determinazione, proveniente da 3 sconfitte consecutive e da infortuni senza fine che ne stanno minando il potenziale tecnico. All’andata finì con un combattutissimo 3 a 2 per la M.RomaVolley, ma quelle erano una M.Roma ancora in rodaggio e una Marmi Lanza Verona invece in grande spolvero, capace poco dopo di vincere anche contro Treviso. Ora la storia è ben diversa e solo il campo dirà quale delle due squadra riuscirà per prima a rialzarsi dalla crisi.
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(Diego Scerrati)