L’allenatore della Juventus, Antonio Conte, e il suo vice, Angelo Alessio, squalificati, assolti invece Leonardo Bonucci e Simone Pepe; ammenda ma nessun punto di penalizzazione per il Bologna; retrocessione in Lega Pro per Lecce e Grosseto. Queste sono le principali sentenze della Commissione Disciplinare della Federcalcio per tutti quei casi in cui non era stato raggiunto un accordo per il patteggiamento, oppure era stato ritenuto ‘non congruo’ come nel caso dello stesso Antonio Conte. Insomma, sono state rispettate le previsioni della vigilia. Per la Juventus dunque giungono due notizie buona e una cattiva, anche se tutte erano già state messe in conto: sostanzialmente, è stato smontato l’impianto accusatorio riguardante la partita Udinese-Bari del 2010, e quindi sono stati assolti tutti giocatori che erano coinvolti per quella partita. Il proscioglimento dunque è arrivato non solo per i due giocatori ora in forza alla Juventus, ma pure per Salvatore Masiello (da non confondere con Andrea, l’autore della ‘celebre’ autorete di Bari-Lecce), Daniele Padelli, Giuseppe Vives e Nicola Belmonte. Quest’ultimo però è stato condannato a 6 mesi per il coinvolgimento in un’altra partita, Cesena-Bari. Assolta anche l’Udinese, che era stata deferita per responsabilità oggettiva. è stato squalificato per 10 mesi dalla Commissione.
Invece, per quanto riguarda le partite del Siena (ricordiamo che Conte, Alessio e Stellini erano imputati per fatti successi quando erano in Toscana), il discorso è ben diverso: dopo i due anni e mezzo patteggiati dall’ex collaboratore tecnico Cristian Stellini – che si è già dimesso dalla Juventus – oggi sono arrivate le squalifiche di otto mesi per il vice-allenatore bianconero Angelo Alessio e soprattutto quella a dieci mesi per Antonio Conte. La sentenza è subito attiva, per cui l’allenatore dovrà saltare già la partita di domani di Supercoppa Italiana contro il Napoli, e di fatto salterà l’intera prossima stagione, visto che i dieci mesi si chiuderanno a giugno. Gli appelli si terranno da lunedì 20 agosto davanti alla Corte di giustizia federale.
La situazione è molto più grave per quanto riguarda Lecce e Grosseto: le due società più coinvolte in questo processo – dal momento che per loro si parla di ‘responsabilità diretta’ visto il coinvolgimento dei massimi dirigenti – sono state escluse dal prossimo campionato di serie B e quindi – se i successivi gradi di giudizio non ribalteranno le sentenze – pugliesi e toscani giocheranno questo campionato in Lega Pro, con Vicenza e Nocerina ripescate al loro posto nel campionato cadetto.
Durissime anche le squalifiche per i loro dirigenti coinvolti nello scandalo: infatti sono state confermate le richieste dell’accusa, cioè cinque anni di squalifica sia per il presidente del Grosseto Camilli sia per l’ex presidente del Lecce Semeraro.
Tira invece un sospiro di sollievo il Bologna: nessuna penalizzazione per il club emiliano nel prossimo campionato, dovrà pagare soltanto una ammenda in denaro. Questo è stato il verdetto della Commissione Disciplinare, che ha anche assolto Marco Di Vaio dall’accusa di omessa denuncia; è arrivata invece una squalifica di sei mesi per Daniele Portanova. Ricordiamo infine che in questo stesso procedimento erano già arrivati molti patteggiamenti; le penalizzazioni per i club erano state le seguenti: -6 punti per il Siena, -1 per Torino e Sampdoria in serie A; -5 per il Bari e -1 per il Varese in serie B.