E’ caos in casa Napoli dopo le parole del presidente Aurelio De Laurentiis contro il suo capitano Paolo Cannavaro. Il presidente ha voluto chiarire e porre dei paletti sull’operazione di calciomercato che prevede il possibile rinnovo del difensore napoletano. Nei giorni scorsi le parti erano lontane e forse il gioco al rialzo dei procuratori del difensore hanno fatto arrabbiare il presidente che ieri ha tuonato. «Paolo Cannavaro – ha detto – il contratto lo ha. Pensi a giocare. Il contratto se vuole rinnovarlo lo rinnova, altrimenti va via. Se è veramente innamorato del boato del San Paolo resti, altrimenti sono fatti suoi. È solo un problema di soldi? Che, forse, questo amore per Napoli si deve pagare? Noi non tratteniamo nessuno. Noi apparteniamo al mondo dei giusti. C’è un direttore sportivo che sa valutare anche dal punto di vista economico».
Oggi dalle colonne del Mattino il suo procuratore Gaetano Fedele ha replicato a De Laurentiis. Questa è un’ «uscita infelice che ferisce Paolo. Le sue parole non gratificano Paolo come uomo e come calciatore, dopotutto quello che ha dato al Napoli. Si mette in difficoltà un ragazzo serio, poi dicono che nel calcio non esistono bandiere… E il colmo che si metta in dubbio l`amore per il Napoli: ha sposato il progetto quando la squadra era in B, è l`unico che non ha un premio Uefa nel contratto e non lo ha mai richiesto, e poi noi napoletani non accettiamo lezioni sull`attaccamento ai colori. Paolo è il capitano e chiede la giusta considerazione: forse per De Laurentiis non è elemento importante. Noi abbiamo chiesto un rinnovo dell`accordo – in scadenza nel 2011- con adeguamento dell`ingaggio in proporzione ai recenti importanti contratti di altri calciatori, il Napoli offre le stesse cifre».