Se il padre di Angelo Branduardi dovesse andare oggi alla Fiera dell’Est, con due soldi non comprerebbe più un topolino. Ma probabilmente, trent’anni dopo dovrebbe accontentarsi del Pulcino Pio. Magari scaricandolo da un app store qualunque. Anche quest’estate infatti il popolo un po’ tamarro delle spiagge italiane ha trovato come sempre nuovi jingles all’ultimo grido. Uno di questi è proprio il Pulcino Pio, invenzione commerciale dell’Agenzia Medita in collaborazione con Radio Globo. In pratica, una semplicissimma canzoncina sui versi degli animali è stata associata ad un video computerizzato che ripropone le diverse specie, dal cane (Bau) al gatto (Miao), quando le strofe li chiamano in causa.
Tra i tormentoni da discoradio e discoteca, ma in questi anni 2000 anche da videofonino e tablet in spiaggia, entra a pieno diritto la Balada di Gustavo Lima in cima alle classifiche mondiali da settimane. Anche se il nome è da cantautore cinquantenne brasiliano, a cantarla è un ragazzino poco più che ventenne, che a ritmo di “Tché tchereré tché” fa impazzire tutti. Giovani e meno giovani. Olimpionici e non. E non sbaglia chi fa notare come, a pensarci bene, pure il fenomeno «Lambada» dei Kaoma funzionava così. Solo che oggi il brano macina una serie di download che il nobile predecessore si sogna, anche perché non poteva ancora conoscerne il significato.
La seconda piazza della top ten estiva è più in linea con i gusti dei paesi anglofoni: è il tormentone Call me maybe della cantautrice canadese Carly Rae Jepsen. Il brano in testa alla Top 100 di Billboard e quindicesimo nella classifica di Bbc Radio 1. Va forte anche il rapper Flo Rida con la sua hit estiva per eccellenza Whistle e la ormai celebre fischiettata che è quarta in Italia. Nonostante l’amaro epilogo, in Italia tiene ancora banco Endless Summer, colonna sonora di Euro 2012 firmata Oceana (quinta nella top ten). In rapida ascesa anche la nuova colonna sonora di Pes, il super realistico videogioco calcistico frutto della partnership tra Club Dogo e Giuliano Palma. Insomma, non sembra più esserci molto spazio per canzoni come la buona vecchia Fiera dell’Est. I tempi sono cambiati. Meglio chiedere se tra le bancarelle troviamo uno smartphone e una console di videogame.