La Juventus non ritrova la vittoria, al Ferraris contro il Genoa finisce 0-0. Negli ultimi 18 precedenti i bianconeri erano andati sempre a segno contro la squadra ligure, ma quest’oggi Frey, Rizzoli, Cariolato e i legni hanno negato la gioia del gol a Vucinic e compagni. Una partita assurda con una vera e propria maledizione a proteggere la porta dell’estremo difensore genoano. La gara ha visto una prova positiva degli undici di Conte, a dispetto di tutti coloro che in questa settimana indicavano come male bianconero la condizione fisica in calo. Come di consueto, andiamo ad analizzare a partire dai dati la partita di Genova. La prestazione della Juventus ha prodotto una supremazia territoriale doppia rispetto a quella genoana, 15’26” contro 7’14”. Il possesso palla dei bianconeri si attesta al 60%, e sia i tiri totali che quelli in porta raddoppiano quelli liguri: 10-4 nello specchio, 24-12 tutti sommati. Un altro dato importante sta nella percentuale di pericolosità. Il 70% bianconero doppia ancora i padroni di casa, fermi al 34%. Va ricordato però che la manovra offensiva dei grifoni, spesso snodatasi in lunghe ripartenze, ha comunque generato almeno tre limpide occasioni da gol. In percentuale, l’attacco alla porta avversaria del Genoa risulta alla fine essere di poco inferiore a quello juventina, 50% a 55%. Questo anche per le mediocri prestazioni in fase difensiva delle due mezzali, Marchisio e Giaccherini. Andrea Pirlo, uno dei migliori in campo anche oggi, ha saputo combinare 81 ciak di eleganti manovre palleggiate e numerosi recuperi di palla, ben 26, così come il capitano del Genoa, Marco Rossi. Nel confronto dei due attacchil, l’uomo più dinamico e pericoloso risulta essere Vucinic, con ben 6 tiri verso lo specchio difeso da Frey. Lo segue a 5 ancora una volta l’inesauribile, Pirlo.
– In assenza di marcature, segnaliamo qualche episodio saliente. In avvio occasionissima per Palacio, lanciato nella metà destra dell’area da un arcuato suggerimento di Biondini. Pur spalleggiato da Vidal, l’argentino del Genoa calibra un astuto pallonetto che Buffon è bravissimo a sventare con un provvidenziale colpo di reni. Nella ripresa le migliori chances di marca juventina. Al 53′ la traversa di Vucinic, bravo a deviare dal primo palo il corner da sinistra di Pirlo: l’inzuccata all’indietro si stampa sul legno alto, con Frey statuario. Al 60′ invece il palo di Pepe: sul lancio a tagliare di Pirlo da sinistra, l’esterno, solissimo sul secondo palo, colpisce d’interno destro ma coglie la base del legno alla sinistra di Frey. Protesta la Juve per il gol annullato allo stesso Pepe al 71′: l’azione è molto simile a quella del palo, col numero 7 che infila di piatto. Il gol viene annullato ma la posizione era regolare (in linea con Moretti). protesta il Genoa per un Pirlo-M.Rossi in area juventina al 92′: il bianconero affonda la scivolata e colpisce il pallone, poi sul rimpallo anche il genoano.
Intervistato da Sky, Pierpaolo Marino, tecnico del Genoa, non ha problemi ad ammettere la supremazia bianconera: “La Juve meritava indubbiamente qualcosa in più, visto come si è sviluppata la partita. Hanno fatto meglio di noi, hanno creato diverse occasioni. Siamo stati bravi a resistere e a ripartire quando se ne presentava la possibilità. Comunque anche noi abbiamo creato qualche palla-gol, tipo quella di Gilardino nel secondo tempo.” L’allenatore siciliano, infine, risponde alle domande su Sculli, accusato di rientrare nell’uragano calcio-scommesse: “È uscito per infortunio. Se ha giocato vuol dire che era sereno e pronto per scendere in campo”. L’ufficio stampa in zona mista del Ferraris annuncia invece il silenzio stampa della Juventus, in risposta alle numerose sviste arbitrali di Rizzoli e assistenti.