Abbiamo vissuto nei giorni scorsi l’addio dei senatori del Milan: Nesta, Inzaghi, Seedorf, Zambrotta, Van Bommel, Gattuso, hanno lasciato i rossoneri per cercare esperienze altrove. Un duro colpo per tutti i tifosi, ma anche per la società, che si trova costretta a sostituirli tecnicamente e non solo. Una situazione che i cugini dell’Inter, seppure in parte molto minote, avevano vissuto lo scorso anno, con l’addio di Marco Materazzi, difensore che ha regalato alla causa nerazzurra dieci anni di carriera, vincendo tutto. Matrix, questo il nomignolo che i tifosi gli hanno affibbiato, è stato una colonna dell’Inter dominante in Italia degli ultimi anni: arrivato da Perugia, è subito diventato una colonna portante della difesa nerazzurra. Dopo qualche stagione all’asciutto, i nerazzurri hanno cominciato a vincere, e Materazzi è diventato il simbolo di una squadra fortissima, andando a comporre una coppia centrale insuperabile insieme a Samuel. Con l’arrivo di Lucio, per il difensore di Lecce gli spazi si sono notevolmente ridotti: un’ultima vittoria in Champions League, nella notte di Madrid, una stagione infelice agli ordini di Benitez prima e Leonardo poi, quindi il ritiro. E’ anche campione del mondo: nel 2006 è stato protagonista assoluto della coppa che l’Italia ha vinto in Germania, realizzando il gol del pareggio nella finale contro la Francia e, prima ancora, facendo espellere Zidane, anche se in modo non propriamente ortodosso. Oggi la sua carriera è ferma: i nostri corrispondenti all’Ata Hotel Executive di Milano hanno intercettato il fratello Matteo, che oggi è procuratore, tra gli altri di Daniele Portanova, difensore romano della Lazio (“Al momento è un giocatore del Bologna, non c’è niente da dire”, questo il suo commento in merito). “Non sono in rapporti di lavoro con Marco”, ci ha subito detto. La domanda, però, gliel’abbiamo posta comunque: c’è la possibilità che Materazzi possa diventare allenatore a breve? Lo stesso ex giocatore, del resto, si era già detto possibilista riguardo una carriera in panchina, come tecnico. Il fratello ha risposto senza esitazioni e, lo premettiamo subito, con un gran sorriso sulle labbra: “Speriamo di no: farebbe solo danni…”. L’ipotesi però stuzzica: Materazzi è sempre stato un leader sul campo, potrebbe non avere difficoltà come allenatore anche se il salto non è assolutamente immediato o banale. Potrà magari ripercorrere le orme di papà Giuseppe, che…
… per oltre trent’anni si è seduto sulle panchine di metà Italia e ha anche provato diverse esperienze all’estero, e oggi è direttore tecnico del Treviso. A dire il vero non è che Beppe abbia centrato chissà quali traguardi, ma le sue soddisfazioni se le è senz’altro tolte. I tifosi dell’Inter aspettano: vero che Matrix ormai non fa più parte della squadra, ma è un idolo e il suo futuro desta sicuramente interesse.