Gonzalo Higuain non ce la fa. Il Pipita era il grande dubbio della vigilia per Rafa Benitez, ed è da poco arrivata la notizia: non ha superato l’ultimo provino e quindi non sarà in campo questa sera. Al suo posto Goran Pandev, mentre l’argentino potrebbe quantomeno essere in panchina (clicca qui per la formazione del Napoli aggiornata).
Tanti i giocatori attesi questa sera in Arsenal-Napoli, grande partita di Champions League che si disputa stasera a Londra fra le due capolista del gruppo F. Tornare a casa con un risultato positivo sarebbe un enorme passo avanti verso gli ottavi di finale per i partenopei; non sarà facile, ma certamente sarà una sfida affascinante tra due squadre che hanno iniziato molto bene sia in Champions sia nei rispettivi campionati. Vediamo dunque chi potrebbe essere, da una parte e dall’altra, il possibile protagonista del match. La prima punta francese, alla seconda stagione a Londra, sembra finalmente avere ingranato la marcia dopo un primo anno di ambientamento (chiuso comunque con la doppia cifra in Premier League). L’inizio è stato fantastico: quattro gol in altrettante partite di campionato e un sigillo anche nei playoff di Champions League, ora però è a secco da due settimane: dunque avrà pure voglia di riscatto, per tornare in testa alle gerarchie dell’attacco di Wenger, che come sempre è ricchissimo di talento. In quanto a gol segnati, il discorso è molto simile anche per il centrocampista slovacco del Napoli, che dopo due doppiette nelle prime due giornate si è fermato. Per ‘Marekiaro’ però, naturalmente, il gol non è così fondamentale come per una prima punta: Hamsik è comunque fondamentale come perno del gioco degli uomini di Benitez, e assolve quasi sempre benissimo al suo compito. Certo, se arrivasse un gol all’Emirates Stadium non si offenderebbe nessuno…
Alle 20:45 di questa sera si gioca Arsenal-Napoli, grande appuntamento di Champions League. E’ la seconda giornata del gruppo F: qualcosa di simile a uno spareggio per il primo posto, visto che entrambe le formazioni hanno 3 punti in classifica e, dovessero centrare una vittoria, farebbero un bel passo in avanti quantomeno verso gli ottavi di finale. A dire il vero, è più il Napoli ad avere un simil-match point sulla racchetta: i partenopei sono in trasferta, perciò il colpo odierno sarebbe cosa ottima per la squadra di Rafa Benitez. Arbitra il serbo Mazic: i Gunners non hanno ancora sollevato un trofeo nel nuovo stadio (inaugurato nel 2006 dopo che era stato lasciato lo storico Highbury) e vogliono iniziare a farlo, in quella che potrebbe essere l’ultima stagione di Arsene Wenger (in panchina dal 1996) alla guida del club.
Con i Gunners, Arsene Wenger ha centrato la finale di Champions League nel 2006, perdendola contro il Barcellona. Da allora la squadra si è ridimensionata, non ha più trovato giovani in grado di portare trofei e, pur continuando a giocare un grande calcio, l’Arsenal è rimasta a secco. Quest’anno le cose vanno meglio: primo posto in campionato, e qualificazione agli ottavi in Europa alla portata, anche se“siamo in un girone difficile, siamo tutte ai vertici di campionati di prestigio. Sappiamo che vincere in casa sarà decisivo; abbiamo già fatto tre punti in trasferta e quindi fare risultato all’Emirates contro tutte le avversarie farà la differenza”. Poi l’alsaziano si è lasciato andare a qualche conto, anche con ironia: “Dicono che con una media di 10,2 punti ti qualifichi; è un mistero come riusciremo a fare gli 0,2 punti ma in genere è così. Bisogna partire da domani (oggi, ndr) facendo un passo alla volta”. 4-2-3-1, classico e rodato, anche per Wenger: la sorpresa potrebbe essere Flamini, in campo in mediana insieme a Mikel Arteta con Wilshere dirottato a destra. Altrimenti, via con la soluzione Rosicky (recuperato), e in quel caso si allargherebbe sulla fascia destra Mesut Ozil, che Higuain – suo compagno al Real Madrid – ha definito il miglior colpo di mercato dell’estate. Olivier Giroud unica punta, Sagna e Gibbs sulle corsie.
C’è la vecchia conoscenza Nicklas Bendtner, tornato dalla Juventus che non lo ha riscattato: con i Gunners non ha fatto malissimo, è dietro nelle gerarchie ma potrebbe ritagliarsi spazio. Il secondo portiere è Fabianski, e non Emiliano Viviano passato in estate all’Arsenal dal Palermo; poi c’è Vermaelen – in realtà se la gioca con Koscielny – Nacho Monreal alternativa sulla corsia sinistra e il giapponese Ryo Miyaichi, 20 anni.
Lista lunga, e con giocatori importanti. Santi Cazorla, Theo Walcott, Lukas Podolski, Alex Oxlade-Chamberlain: tutti titolari (a parte l’ultimo, che però ha minuti importanti), tutti in grado di portare qualità e forza alla squadra. In più manca Abou Diaby, che ha passato gli ultimi anni più in infermeria che in panchina.
Rafa Benitez conosce molto bene questo stadio: qui è stato da avversario con il Liverpool, nel corso di quattro stagioni. Subito gli viene ricordato che non ci ha mai vinto: “Significa che l’Arsenal è molto forte”, attacca, “ma questa è la Champions League, e sono qui con un’altra squadra. Giochiamo contro una formazione fortissima”, ha detto, “sono primi in campionato e dobbiamo portarle rispetto, ma di certo non abbiamo timore. Hanno tanta qualità e Wenger è un grande allenatore. Era già difficilissima contro il Borussia Dortmund, ma lì eravamo in casa; qui sarà ancora più dura, loro fanno molto gioco e hanno ottime ripartenze”. Per quanto riguarda la formazione, i due dubbi sono gli ex del Real Madrid: Raul Albiol e Gonzalo Higuain, che in estate era stato cercato dall’Arsenal in estate (“sono stato onorato, ma sono felice di aver scelto il Napoli”, ha detto il Pipita). Benitez non si sbilancia: “Dovrò parlare con lo staff medico, ma di sicuro giocheremo in 11”. E ancora sugli infortuni: “Se stiamo bene, possiamo fare bene in tutte le competizioni”. Le ultime novità ci dicono che i due giocatori saranno in campo, e allora spazio ai titolarissimi, con Higuain davanti ad Hamsik e Callejon-Insigne a spingere sulle corsie. Behrami al fianco di Inler, dubbio in difesa: Zuniga potrebbe traslocare a destra con Armero sulla sinistra, per avere più spinta.
Mesto o Armero dunque saranno a disposizione, ma naturalmente la grande arma tattica di Benitez si chiama Goran Pandev: sta bene, viene dalla doppietta di Marassi e può giocare in più ruoli, aumentando l’arsenale offensivo della squadra. Poi c’è un Dries Mertens che scalpita per essere finalmente decisivo, mentre è da rivalutare Duvan Zapata dopo l’opaca prova contro il Genoa; ma era l’esordio con la maglia partenopea, ci sarà tempo anche per lui.
Ancora fuori Christian Maggio, che si è operato al ginocchio: rientro previsto intorno a fine mese.
1 Szczesny; 3 Sagna, 4 Mertesacker, 6 Koscielny, 28 Gibbs; 8 Arteta, 20 Flamini; 10 Wilshere, 11 Ozil, 16 Ramsey; 12 Giroud. All. Wenger
A disp: 21 Fabianski, 25 Jenkinson, 5 Vermaelen, 17 Nacho Monreal, 7 Rosicky, 31 Ryo, 23 Bendtner
Squalificati: –
Indisponibili: Diaby, Cazorla, Ozlade-Chamberlain, Cazorla, Walcott, Podolski, Sanogo
25 Reina; 16 Mesto, 33 Raul Albiol, 5 Britos, 18 Zuniga; 85 Behrami, 88 Inler; 7 Callejon, 17 Hamsik, 24 L. Insigne; 19 Pandev. All. Benitez
A disp: 1 Rafael C., 28 Cannavaro, 27 Armero, 20 Dzemaili, 14 Mertens, 9 Higuain, 91 D. Zapata
Squalificati: –
Indisponibili: Maggio
Arbitro: Mazic (Serbia)
Domani va in scena la partita Arsenal-Napoli che si giocherà alle ore 20.45 presso l’Emirates Stadium. Per questa importante sfida di Champions League l’Arsenal recupera Rosicky, tornato ad allenarsi dopo un paio di settimane di stop causa problemi al tendine del ginocchio. Wenger recupera un uomo fondamentale per la sua squadra.
Si avvicina la sfida di Champions League tra Arsenal e Napoli ed arrivano i primi “grattacapi” per Benitez. L’allenatore dei partenopei non sa ancora se potrà fare affidamento su Abiol. Il difensore del Napoli non si è allenato ma è stato ugualmente convocato.
Si gioca domani sera alle ore 20:45 Arsenal-Napoli, partita valida per la seconda giornata del gruppo F di Champions League. E’ una gara che può decidere tanto, tantissimo: non solo perchè le due formazioni sono in testa con 3 punti e quindi questo è quasi uno spareggio anticipato per il primo posto nel gruppo, ma anche perchè il Borussia Dortmund va lasciato a distanza e una vittoria all’Emirates, per i partenopei, significherebbe quasi aver staccato il biglietto per gli ottavi di finale. Arbitra il serbo Mazic, coadiuvato dai guardalinee Ristic e Djurdjevic, con quarto uomo Cadjenovic e addizionali Grujic e Gogic. La scorsa estate le due squadre si sono incontrate nel corso della Emirates Cup: è finita 2-2 con Pepe Reina che ha parato un calcio di rigore. Ecco tutto quel che c’è da sapere sulle probabili formazioni di Arsenal-Napoli.
E’ un periodo d’oro per i Gunners, che sono in testa alla Premier League giocando un ottimo calcio e in Champions League hanno già vinto una gara esterna. Il 2-1 maturato sul campo dello Swansea ha permesso di staccare il Tottenham di due lunghezze. Certo il primato va preso per quello che è, perchè era già capitato che l’Arsenal fosse davanti a tutti nelle prime giornate per poi crollare. La squadra di Arsene Wenger non vince niente dal 2005 (la FA Cup) e dalle parti dell’Emirates Cup hanno leggermente esaurito la pazienza per un progetto fondato sui giovani che non arriva mai alla sua conclusione. Quest’anno per di più dovrebbe essere l’ultimo del tecnico alsaziano in panchina: si dice che sia già in accordo con il PSG, anche se da qui a maggio potrebbe succedere di tutto. Intanto, a proposito di giovani, ne è stato scoperto un altro: Serge Gnabry, esterno offensivo tedesco del 1995, in gol contro lo Swansea e autore di una buona prestazione. Wenger gli ha già affidato la battuta dei calci piazzati: in questo momento il suo esordio col botto è la faccia che ride dell’Arsenal, insieme a quella di Aaron Ramsey che non smette più di segnare (sono già 4 in Premier League). Domani sera al San Paolo gli infortunati sono tanti: da Walcott a Chamberlain passando per Podolski, Cazorla e Yaya Sanogo. Possibile il turnover rispetto a sabato: Flamini dovrebbe lasciare spazio a Mikel Arteta.
Rafa Benitez ha giustamente sottolineato il carattere con cui la sua squadra ha rialzato la testa dopo il pareggio interno contro il Sassuolo: pratica Genoa chiusa già nel primo tempo, e testa sull’Arsenal, sapendo che in campionato non c’è assolutamente nulla di compromesso. La squadra gira, e il tecnico spagnolo ha ricordato come l’esperienza maturata in Europa gli conceda un po’ di credito rispetto alle scelte che compie. Giusto così: vero che la piazza di Napoli è esigente e vorrebbe sempre vincere, ma criticare l’allenatore per un 1-1 casalingo sembra troppo, soprattutto se per il resto tutte le partite sono state vinte, soprattutto quella contro il Borussia Dortmund che ha proiettato la squadra in testa alla classifica del girone, dando tutt’altro sapore e peso a una partita che, se affrontata con zero punti, avrebbe potuto essere un dentro o fuori. E’ chiaro e naturale che vincere all’Emirates Stadium darebbe un ulteriore dimensione internazionale al Napoli e la proietterebbe immediatamente tra le favorite quantomeno per entrare nelle prime quattro di Champions League, ma per ora non ci si pensa e si affronta passo per passo. Quello di domani sera vede indisponibile il solo Christian Maggio, e allora Benitez può nuovamente schierare i migliori. Rispetto a Marassi tornano Hamsik e Higuain dal primo minuto, mentre dovrebbe essere confermata la coppia Raul Albiol-Britos (Benitez ha risparmiato il secondo tempo di sabato allo spagnolo).