Juventus rischiatutto a Donetsk. La formazione bianconera sarà di scena stasera alle 20.45 alla ‘Donbass Arena’ per giocarsi il passaggio agli ottavi di Champions League. Si gioca per il gruppo E: agli uomini di Conte basterà un solo punto per qualificarsi, in virtù degli scontri diretti favorevoli contro il Chelsea in caso di arrivo a pari punti. Lo Shakhtar di Lucescu comanda il girone con 10 punti – uno in più rispetto ai torinesi – ed è già qualificato: anche agli ucraini serve un solo punto per ottenere il primo posto nel girone. Da Londra lo sguardo interessato del Chelsea, terzo a quota 7: i campioni d’Europa, che ricevono in casa il Nordsjaelland, rischiano una clamorosa eliminazione al primo turno. In Ucraina, ad ogni modo, servirà la miglior Juventus: è vero che ha a disposizione due risultati su tre, ma contro una formazione offensiva e sbarazzina come lo Shakhtar non si possono davvero fare calcoli. Il pareggio qualificherebbe sia i padroni di casa, come primi, che i bianconeri, che verrebbero retrocessi in Europa League in caso di sconfitta e di contemporaneo successo dei ‘Blues’.
Un Mircea Lucescu assai battagliero, quello che si è visto nella conferenza-stampa della vigilia. “Le preoccupazioni del Chelsea? Non mi interessano, come non mi interessano quelle della Juve. Pensiamo soltanto a noi stessi, siamo professionisti e vogliamo vincere”, ha spiegato il tecnico rumeno, uno che non vuole nemmeno sentir parlare di biscotti o amenità simili. “Con i bianconeri, squadra fortissima, sarà un vero e proprio esame, vogliamo legittimare la nostra immagine di squadra emergente e affamata”, ha aggiunto Lucescu, che ha riservato una bella frecciata al collega Conte, risentito per le critiche indirizzate al gioco della Juventus, definito prevedibile dal rumeno. “E’ un allenatore giovane, deve sapere quando rispondere e quando no, lo saprà fra vent’anni. Io ho solo fatto un’analisi”. Che il tecnico rumeno se la voglia giocare fino in fondo è dimostrato dalla formazione: giocano i titolari, con la sola eccezione degli squalificati. In portaPyatov, difesa a quattro con Srna e Rat sulle corsie esterne, Kucher e Rakitskiy centrali, in mediana l’ottimo Fernandinho, oggetto del desiderio di diverse big europee, e Stepanenko, a protezione del temibile trio di trequartisti formato da Alex Teixeira (in gol allo Juventus Stadium), l’armeno Mkhitaryan che segna come un attaccante e ha già messo in crisi anche la Nazionale e Willian, quattro gol nel girone (due doppiette) e vero e proprio faro avanzato degli ucraini. Unica punta Eduardo Da Silva, anche lui brasiliano ma naturalizzato croato, ex attaccante dell’Arsenal.
A disposizione il portiere Kanibolotskiy, il difensore Kryvtsov, i centrocampisti Gai e Kobin, l’esterno destro Ilsinho che all’occorrenza può giocare in mediana come incontrista, il trequartista Douglas Costa che ha perso il posto da titolare ma rimane sempre temibile dalla panchina, e l’attaccante Marko Devic.
Ucraini privi dell’attaccante brasiliano Luiz Adriano, fermato per un turno dalla UEFA per il gol segnato in Danimarca fiondandosi su un pallone che Willian aveva restituito al Nordsjaelland; oltre a lui non ci saranno il ceco Hubschman, assenza importante per Lucescu che perde il suo mediano di rottura, e Chygrynskiy, difensore centrale che ha avuto un’esperienza personale poco felice nel Barcellona, ma ha vinto un Mondiale per Club, una Liga e una Supercoppa di Spagna.
A rappresentare il pensiero della Juventus in conferenza-stampa ci ha pensato il portiere Gigi Buffon: “Sarà una partita molto insidiosa. Conosciamo il valore dello Shakhtar, che è già qualificato e non avrà nulla da perdere”. Massimo rispetto, ad ogni modo, per la formazione ucraina, anche se questa Juventus non può temere nessuno: “Mi pare che si possa dire che siamo tornati competitivi anche a livello europeo”, è l’orgogliosa considerazione dell’estremo difensorei, che non si nasconde dinanzi a chi gli chiede di un eventuale successo finale nella competizione: “Sognare non costa nulla, ci sono 3-4 squadre più forti di noi, ma possiamo giocarcela con tutti”. Juventus in campo con il solito 3-5-2: l’unico dubbio è rappresentato da Chiellini, che è disponibile ma le cui condizioni vanno valutate a fondo. La sensazione è che sarà lui a dare l’ok o meno: in caso non dovesse farcela è pronto Martin Caceres a giocare sul centrosinistra. Tutto confermato per il resto: è Pogba a prendere il posto di Marchisio, quindi il francese va in mediana con Pirlo e Vidal. Torna Asamoah a sinistra, davanti il consueto valzer delle punte vede uscire vincitori Vucinic e Giovinco, che dunque partono titolari per la seconda volta consecutiva dopo aver ben figurato nel derby.
A disposizione il secondo portiere Storari, il difensore Caceres, gli esterni Isla, De Ceglie e Giaccherini, le punte Quagliarella e Matri. Le armi sono tante: Conte ha già dimostrato di saper cambiare la partita in corsa e si può affidare ad esempio all’attaccante stabiese, già tre gol in questa edizione di Champions League. Non convocato Bendtner, nonostante la discreta prova contro il Torino: il danese è destinato all’addio già il prossimo gennaio?
Antonio Conte sconta l’ultimo turno di squalifica: domenica riprenderà il suo posto in panchina nella trasferta di Palermo. Oltre al tecnico salentino si registra l’assenza dello squalificato Marchisio, che Lucescu ha indicato come uomo insostituibile nell’undici della Juventus. Insieme a Bendtner sono rimasti a Torino Pepe e Lucio, il cui addio è ormai praticamente scontato.
Pyatov; Srna, Kucher, Rakitskiy, Rat; Fernandinho, Stepanenko; Teixeira, Mkhitaryan, Willian; Eduardo. All.: Lucescu.
A disp.: Kanibolotskiy, Kryvtsov, Gai, Kobin, Ilsinho, Douglas Costa, Devic
Squalificati: Luiz Adriano
Indisponibili: Chygrynskiy, Hubschman
Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Vucinic, Giovinco. All.: Alessio
A disp.: Storari, Caceres, Isla, Giaccherini, De Ceglie, Quagliarella, Matri
Squalificati: Conte, Marchisio
Indisponibili: Lucio, Pepe, Bendtner
Arbitro: Eriksson (Svezia)
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