Sesta giornata della Champions League 2012/2013, girone E: la partita tra Shakhtar Donetsk e Juventus, che si è giocata in Ucraina, si è conclusa con il risultato di 0 a 1 a favore della Juventus. Il gol è stato un autogol di Kucher realizzato al 56′ del secondo tempo. Così la Juve di è qualificata con il primo posto nel girone, mentre lo Shakhtar accede alle fasi finali con la seconda posizione.
partita noiosa nel primo tempo dove ci sono state poche occasioni da gol e con un ritmo basso. Invece nella ripresa la partita è stata giocata con maggior intensità, ci sono stati maggiori occasioni da gol con entrambe le squadre che hanno provato a vincere la partita, ma la Juve è stata più cattiva in zona gol e più fortunata.
I padroni di casa giocano male nel primo tempo, dove non concludono mai una volta verso la porta difesa da Buffon. Nella ripresa partono bene con un botta e risposta di occasioni con la Juventus, ma subiscono il gol dello svantaggio. Nonostante il gol subito gli uomini di Lucescu non aumentano di intensità e rischiano il pareggio solo con un palo di Ilsinho. Squadra poco concentrata sul match ed ora da secondi dovrà andare contro squadre difficili agli ottavi di Champions.
buona partita degli uomini di Conte, che festeggiano la qualificazione con il primato nel girone. Primo tempo ordinato e attento con due buone occasioni; nella ripresa i bianconeri hanno alzato i ritmi colpendo un palo e trovando il gol del vantaggio. Poi hanno sofferto poco la reazione degli ucraini portando a casa un importantissimo successo.
Non fischia un rigore netto per la Juventus a causa di un fallo di mano in area e poi non viene segnalato un fuorigioco di Lichsteiner nell’occasione del vantaggio della Juventus.
Pyatov, 5,5: non mette mai sicurezza alla difesa, esce molto e male e sul gol si fa sorprendere sul suo palo.
Kucher, 5: l’autogol è solo l’apice della sua brutta prestazione; non è mai sicuro e perde sempre gli attaccanti della Juventus.
Rat, 5,5: spinge con continuità sulla fascia ma alla fine dalla sua nasce l’azione del vantaggio della Juve ed altri pericoli per la sua squadra.
Rakitskiy, 5,5: non tiene mai Vucinic, si perde spesso Giovinco, sostanzialmente non dà quindi sicurezza al reparto arretrato.
Stepanenko, 6: prova a mettere ordine in impostazione in possesso di palla; ma dietro fa alcune sbavature che dovrebbero essere evitate.
Fernandinho, 6,5: è il più lucido dei suoi a centrocampo sia in fase di rottura che in fase di costruzione. Unica pecca è non andare mai al tiro.
Alex Teixeira, 5: non salta mai Chiellini e si mangia un gol clamoroso all’inizio della ripresa.
Willian, 6: quando accelera fa paura, peccato che lo faccia poche volte. In ogni caso gioca sempre buoni palloni per i compagni, anche se alla fine incide poco.
Srna, 6: spinge molto sulla destra, arriva spesso sul fondo ma non riesce mai a mettere traversoni interessanti. Controlla comunque bene Asamoah.
Mkhitaryan, 5,5: ci prova in due occasioni, ma è impreciso; ci mette tanta corsa e impegno ma non basta.
Eduardo, 5: nessun apporto dato alla squadra, si muove poco e male senza creare spazio per i compagni di reparto o per gli inserimenti dei centrocampisti.
All. Mircea Lucescu, 5: squadra poco motivata e concentrata e si vede da come si arrabbia. Non riesce a imbrigliare la Juve come aveva fatto all’andata.
Buffon, 6,5: due buone parate e molta sicurezza data alla difesa con buoni tempi di uscita.
Barzagli, 5: impreciso rispetto al solito, commette diversi errori a cui rimediano i compagni di reparto; non è una serata brillante.
Bonucci, 6,5: attento sulle incursioni avversarie, non sbaglia quasi mai e si perde raramente gli uomini. Attento.
Chiellini, 6: come al solito gioca con grande grinta e voglia e non si fa mai passare dagli avversari che cercano di spingere molto sulla sua fascia.
Lichtsteiner, 6,5: spinge molto in fase offensiva, copre bene in fase difensiva e da una sua incursione nasce il vantaggio degli uomini di Conte.
Vidal, 6: non gioca benissimo, ma fa il suo controllando e gestendo bene i palloni a centrocampo. Si inserisce poco rispetto ad altre volte.
Pirlo, 6,5: non sbaglia un pallone, prova ad andare a concludere, ma viene fermato dal palo esterno. Anche in fase di recupero da un contributo importante.
Pogba, 5: sembra svogliato, ma piuttosto soffre la necessaria continua concentrazione che per la giovane età ogni tanto lo fa sbagliare. In questo senso non è sempre preciso.
Asamoah, 6: non spinge in fascia come al solito, ma in fase difensiva è attento e copre bene tutta la fascia.
Vucinic, 7: il migliore, non perde un pallone, salta sempre l’uomo e dà l’avvio all’azione del gol che porta alla qualificazione della sua squadra.
Giovinco, 6,5: sbaglia un gol, provoca l’autogol, corre molto e mette in difficoltà tutta la difesa svariando continuamente su tutto il fronte di attacco.
All. Conte, 6,5: mette in campo una squadra quadrata con l’intenzione di vincere una partita che si poteva anche pareggiare. E riesce a vincerla arrivando primo in un girone difficile.
(Matteo Lambicchi)