L’unico dubbio per Rafa Benitez riguarda il portiere: Pepe Reina non è al meglio, questa mattina non si è allenato durante la rifinitura. Proverà a fare tutto per esserci questa sera ma nel caso spazio ancora per Rafael. Per Wenger invece qualche nodo da sciogliere. In difesa manca ci sarà Sagna e quindi a destra giocherà Jenkinson. Gibbs parte favorito su Monreal. Flamini è certo del posto, mentre e Wilshere se la gioca con Arteta. In attacco, alle spalle di Giroud il terzetto composto da Ramsey, Ozil e Rosicky, con il ceco in vantaggio su Cazorla.
Il Napoli è condannato a vincere: non può fare altro che vincere e sperare parallelamente in un passo falso del Borussia Dortmund contro il Marsiglia in crisi nera e a zero punti nel girone. Ma mai dire mai… – L’argentino è l’uomo europeo di questo Napoli. Le reti del Pepita fin qui sono servite, ma non sono bastate per garantire la qualificazione. La difesa muscolare, ma lenta dell’Arsenal potrebbe essere terreno fertile. I tifosi napoletani si aggrappano all’ex blancos. Servirà anche un super Reina per difendere la porta dei biancoazzurri contro un Arsenal in grande condizione, sperando che le voci di mercato non lo distraggano nella serata più importante di questo 2013. In molti si domandano ancora come abbia fatto il Real Madrid a farsi scappare, pur nel’incredibile abbondanza offensiva di cui gode, un giocatore del genere. Il sinistro magico di Ozil sta incantando l’Emirates. Grande intesa con Giuroud: tra mancini ci si capisce meglio. La difesa partenopea è avvisata….
Il San Paolo è pronto a ribollire di tifo e cori per la partita di questa sera: Napoli-Arsenal, ore 20:45 (arbitra l’ungherese Viktor Kassai) vale per l’ultima giornata del gruppo F di Champions League. E’ dentro o fuori per i partenopei, padroni sì del loro destino ma fino a un certo punto: la classifica dice che al momento l’Arsenal guida il girone con 12 punti, seguito da Borussia Dortmund e Napoli a quota 9. Lo scontro diretto sorride ai gialloneri: significa che in caso pareggino entrambe (o perdano) a qualificarsi sarebbero i tedeschi. Perciò il Napoli ha una soluzione unica: fare meglio della squadra di Jurgen Klopp. Ovvero: può pareggiare se il Dortmund perde, e vincere in caso di pareggio a Marsiglia. Però, attenzione: in caso di vittoria di entrambe, per superare la differenza reti dei gialloneri nella classifica avulsa bisognerà battere i Gunners con almeno tre gol di scarto. All’andata fu 2-0 targato Giroud-Ozil: una sorta di lezione di calcio da parte di Arsene Wenger, ma questa sera c’è l’entusiasmo del San Paolo a spingere il Napoli e allora potrebbe essere tutto diverso. Un San Paolo peraltro imbattuto in gare di Coppa dei Campioni: ma stasera, come detto, mantenere inespugnato il fortino potrebbe non essere sufficiente.
“Carattere, mentalità e fortuna”. Rafa Benitez mostra pragmatismo: ne ha vissute tante, troppe, e sa bene che la qualificazione passerà anche attraverso qualche aiutino, dal San Paolo o dal Vélodrome. Ma sa anche che la partita va fatta. “L’Arsenal è fortissimo, non sarà facile ma siamo fiduciosi”. Come si fanno tre gol a una squadra così forte? “Subito il primo, poi bisognerà capire cosa succede a Marsiglia: se ne serviranno tre dovremo provare a farli, ma innanzitutto servirà vincere”. Chiaro il concetto: dovessero arrivare notizie di un tracollo del Dortmund, esporsi a rischi inutili sarebbe deleterio. “Tutti dicevano che il girone era il più difficile di tutti: se abbiamo fatto 9 punti significa che ci siamo comportati bene, ma la convinzione è che possiamo fare ancora meglio”. Il tecnico spagnolo ha anche fatto riferimento a un modulo spesso criticato perchè subisce troppo: sarà lo stesso, la strada segnata è chiara e non si torna indietro, c’è un’identità di gioco ben precisa da costruire partita dopo partita. Rispetto a Udine rientra Pepe Reina tra i pali, c’è Britos in difesa con Raul Albiol, si rivede Armero sulla fascia sinistra con Behrami in mezzo al campo e dovrebbe giocare Mertens sulla trequarti, perchè in partite come queste Callejon (forse il più opaco nell’ultimo turno di campionato) non esce mai essendo l’amuleto di Benitez. Gonzalo Higuain gioca contro quella che sarebbe potuta essere la sua squadra: già in occasione della partita di andata aveva confermato il forte interesse dell’Arsenal nei suoi confronti.
Dunque tornano a sedersi Rafael, Fernandez, Dzemaili e Lorenzo Insigne: l’eterno ballottaggio tra il talento di Frattamaggiore e il belga ex PSV continua, del resto il numero 24 ha segnato entrando dalla panchina al Westfalenstadion e chissà che il suo eventuale ingresso a partita in corso non possa essere una sorta di portafortuna per Benitez. C’è poi Duvan Zapata, mentre Paolo Cannavaro ha ormai capito quale sia il suo ruolo in questo Napoli ma potrebbe essere gettato nella mischia qualora i minuti finali impongano di difendere il risultato: uno con la sua esperienza può sempre fare comodo quando si tratta di mantenere i nervi saldi e non farsi prendere da panico o entusiasmo.
Sempre fermi Mesto e Zuniga, non ce la fa Marek Hamsik: non sembrava nulla di grave il suo infortunio, ma a conti fatti lo slovacco salta la seconda partita di Champions League. C’è chi dice che in quel ruolo Pandev sia più efficace: saranno problemi che eventualmente il tecnico spagnolo risolverà quando riavrà il suo capitano a disposizione, inutile fasciarsi la testa prima di aver preso la botta.
Arsene Wenger è un altro allenatore tremendamente esperto: se il suo collega ha in bacheca la Champions League, lui è arrivato ad un passo dalla vittoria (ormai 7 anni fa) e ha vinto tanto in patria. Sa benissimo quello che si aspetta, ma innanzitutto ha voluto rispondere ai complimenti di Benitez che lo ha definito uno dei migliori allenatori in circolazione: “Fa piacere essere considerati in questo modo”. Da buon francese, non è mancata l’analisi sul Marsiglia, che “non avendo fatto punti ha fatto sì che nessuno sia certo del passaggio del turno”. E per quanto riguarda la partita. “Non credo che l’ambiente sarà determinante: siamo abituati a certe atmosfere”. Ha ragione: intanto lui ha vissuto la grande cornice dello storico Highbury, l’Emirates ci si avvicina di parecchio e avendo girato Inghilterra ed Europa in lungo e in largo il tecnico alsaziano e la sua squadra ne sanno parecchio. Per quanto riguarda la formazione, si è avanzata ipotesi di turnover perchè l’Arsenal capolista farà visita al Manchester City nel prossimo turno di Premier League: “Non si riposa nessuno, non ce lo possiamo permettere”, dice secco Wenger. “Dobbiamo pensare a vincere”. Di fatto però almeno un cambio ci sarà: Flamini è pronto a occupare la mediana insieme a Mikel Arteta, e questo può essere considerato un modo per coprire di più la zona centrale del campo, perchè va bene il gioco offensivo e la ricerca dei tre punti ma bisogna anche stare accorti. A destra in difesa c’è Jenkinson, a sinistra Gibbs mentre in mezzo insieme a capitan Mertesacker gioca Koscielny. Attenzione naturalmente alla trequarti, il vero segreto dei Gunners: Ozil ispira partendo dal centro, Ramsey cuce e finalizza, Santi Cazorla è uomo dell’ultimo passaggio. Davanti Giroud: inizio difficile all’Emirates, poi è esploso.
Tanto talento: intanto quello di Jack Wilshere, classe ’92 e già leader tecnico di questa squadra almeno quanto Aaron Ramsey. Poi quello misto ad esperienza di Tomas Rosicky, che è il veterano dell’Arsenal essendo qui dal 2006; e Theo Walcott, che nelle ultime stagioni ha scoperto anche di essere un discreto goleador ma è rientrato da poco da un infortunio e non è al meglio. Vermaelen è stato un titolare fino a poco tempo fa, Nacho Monreal uno dei tanti talenti spagnoli esplosi giovanissimi, lo scorso anno con il Malaga ha vinto il girone di Champions League prima di volare a Londra. C’è anche Nicklas Bendtner, che nella Juventus non ha avuto fortuna e tornato all’Emirates è rimasto in disparte, riuscendo però a segnare poco tempo fa.
Continua l’emergenza per Arsene Wenger, che non ha portato a Napoli Bacary Sagna: il laterale francese ha rifiutato il rinnovo di contratto ed è a un passo dall’addio (ci pensano proprio i partenopei), ma al di là di questo non sta benissimo ed è uno di quei giocatori che il tecnico proverà a recuperare per il City. Fuori, e da tempo, anche Alex Oxlade-Chamberlain e Lukas Podolski, mentre lo sfortunatissimo Diaby nelle ultime stagioni ha giocato davvero poco.
25 Reina; 11 Maggio, 33 Raul Albiol, 5 Britos, 27 Armero; 85 Behrami, 88 Inler; 7 Callejon, 19 Pandev, 14 Mertens; 9 Higuain. All. Benitez
A disp: 1 Rafael C., 28 Cannavro, 21 Fernandez, 20 Dzemaili, 22 Radosevic, 24 L. Insigne, 91 D. Zapata
Squalificati: –
Indisponibili: Mesto, Zuniga, Hamsik
1 Szczesny; 25 Jenkinson, 4 Mertesacker, 6 Koscielny, 28 Gibbs; 20 Flamini, 8 Arteta; 16 Ramsey, 11 Ozil, 19 Cazorla; 12 Giroud. All. Wenger
A disp: 21 Fabianski, 5 Vermaelen, 17 Nacho Monreal, 7 Rosicky, 10 Wilshere, 14 Walcott, Bendtner
Squalificati: –
Indisponibili: Diaby, Oxlade-Chamberlain, Podolski
Arbitro: Kassai (Ungheria)
Napoli-Arsenal è la partita valida per l’ultima giornata del gruppo F della Champions League 2013-2014. Il match si presenta decisivo per la qualificazione dei partenopei, secondi a 9 punti assieme al Borussia Dortmund: devono battere i Gunners e sperare che i tedeschi non vincano sul campo del Marsiglia, ultimo a quota 0. Se invece il Dortmund batterà il Marsiglia il Napoli dovrà vincere con tre gol di scarto (3-0, 4-1 ecc.), per volgere a proprio favore la differenza reti negli scontri diretti contro l’Arsenal. L’arbitro di Napoli-Arsenal sarà l’ungherese Viktor Kassai, 38 anni.
Rafa Benitez schiererà la miglior formazione possibile: in una partita da vincere in ogni caso non si può pensare al turnover. L’allenatore del Napoli recupererà il portiere Reina e il centrocampista Behrami, assenti nell’ultima di campionato ma sulla via del pieno recupero. La difesa si schiererà con Maggio a destra, Armero a sinistra e la coppia Albiol-Britos centralmente. L’uruguaiano dovrebbe spuntarla su Federico Fernandez, mentre ancora ridotte (ma non nulle) appaiono le possibilità di Paolo Cannavaro. A centrocampo dovrebbe giocare Inler assieme a Behrami, mentre sulla trequarti vige il solito ballottaggio tra Insigne e Mertens, con il secondo favorito. Callejon resta intoccabile mentre Pandev ha ottime chance di partire titolare: il macedone ha segnato tre gol nelle ultime due partite ed appare in ottima forma. Higuain sarà l’unica punta di riferimento.
La formazione inglese ha due risultati su tre a disposizione, e vista anche la prossima sfida di Premier League contro il Manchester City (trasferta) dovrebbe far rifiatare qualche titolare, almeno inizialmente. Può essere il caso di Koscielny, che ha giocato per intero tutte le ultime 18 partite: al suo posto pronto Thomas Vermaelen. Sagna dovrebbe recuperare il suo posto a destra in luogo di Jenkinson. A centrocampo spazio all’ex milanista Flamini che dovrebbe prendere il posto di uno tra Ramsey e Wilshere. Sulla trequarti è possibile l’impiego di Walcott a destra e Rosicky a sinistra: entrambi sono subentrati nell’ultima di campionato e per questo hanno più benzina nelle gambe. Ozil e Giruood invece dovrebbero essere confermati nell’undici titolare.
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