L’Inter è a Mosca, dove tra poche ore avrà luogo la sfida di Champions League che contrapporrà i nerazzurri alla squadra locale del Cska, alla ricerca della prima vittoria europea della stagione, che permetta ai nerazzurri di riprendere la marcia – non ancora iniziata – dopo lo scivolone casalingo contro il Trabzonspor nella precedente partita della competizione. Al seguito della squadra ci sarà anche il patron Massimo Moratti, deciso a gustarsi in prima persona la trasferta moscovita, che coincide con l’esordio europeo di Ranieri sulla panchina dell’Inter. In casa nerazzurra c’è anche una certa attesa per la possibilità che il recentissimo ex Samuel Eto’o possa decidere di fare una visita ai vecchi compagni – “ma dipende da cosa deciderà l’Anzhi” riferisce l’addetto stampa della squadra nerazzurra – a poche ore dal via della gara delle ore 18 e 00. Nella gara del pomeriggio c’è anche un elemento statistico che è importante ricordare: il capitano nerazzurro Javier Zanetti supererà – raggiungendo quota 143 gettoni nelle coppe europee – sia Luis Figo che Oliver Khan, fermi a quota 142 presenze. Tantissimi elementi di interessi collaterali a quello che è il vero obiettivo dell’Inter: vincere in Russia, riportarsi in fretta nelle parti alte della classifica del girone e tornare a convincere per quanto riguarda il gioco e la qualità. Missioni non impossibili, certo, ma sulle quali il tecnico Ranieri ha potuto lavorare ben poco, dato che è approdato in nerazzurro meno di una settimana fa. Infatti le prime scelte di Claudio Ranieri sono state proprio nella direzione di mettere la squadra nelle condizioni di giocare come ha sempre fatto: con la difesa a quattro e il trequartista, proprio per restituire all’Inter quelle sicurezze che sembravano svanite con mister Gasperini. Per gli esperimenti ci sarà tempo, dato che adesso sembra assolutamente prioritaria l’acquisizione del risultato e non certo il modo con il quale viene ottenuto. La trasferta russa, terra storicamente insidiosa, sarà un banco di prova fondamentale per l’Inter e – soprattutto – per le ambizioni di questa squadra.
Una trasferta dura, anche per il terreno sul quale si gioca – campo sintetico, come a Novara – e per il freddo (ci saranno circa 7/8 gradi centigradi) che attanaglia già la città russa: per l’Inter, come dice Zanetti, “sarà una battaglia”. Da vincere a qualunque costo.
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