In questa ultima giornata di campionato sono scese in campo alle 18 anche Cesena e Roma, due formazioni che avevano ormai poco da chiedere alla stagione appena conclusa. La Roma conquista comunque una bella vittoria dopo essere anche andata in svantaggio dopo pochi minuti dall’inizio della gara. La squadra guidata da Beretta scende invece in campo sapendo di essere già destinata alla serie B, dopo aver ottenuto solamente 22 punti in campionato, ma gioca comunque una discreta partita ed esce a testa alta, supportata da una stupenda tifoseria che nonostante la difficile situazione dimostra costantemente il proprio affetto. Andando a vedere i dati riguardanti i novanta minuti disputati oggi, la supremazia della squadra giallorossa appare netta, cominciando proprio dal possesso palla: la percentuale ottenuta dalla Roma a fine gara risulta essere del 62%, contro il modesto 38% conquistato dal Cesena. I giallorossi risultano in vantaggio anche nei tiri effettuati, che in tutta la gara sono stati ben 19, di cui 9 indirizzati nello specchio della porta difesa da Ravaglia. Il Cesena calcia verso la porta per 13 volte, ma solamente 5 conclusioni costringono Lobont ad intervenire. In novanta minuti la Roma gioca inoltre 706 palloni in totale, contro i 442 del Cesena, mentre per quanto riguarda la percentuale dei passaggi riusciti, la Roma risulta ancora in vantaggio con un convincente 75,3%, contro il 61,5% dei padroni di casa. Una sostanziale parità si può notare nei dati statistici della gara riguardanti la protezione dell’area (46,6% per il Cesena, 53,5% per la Roma) e l’attacco verso la porta avversaria (46,6% per il Cesena, 53,4% per la Roma), mentre i giallorossi dilagano nei numeri che riguardano la supremazia territoriale e la percentuale della pericolosità: nel primo caso il Cesena si ferma a 6’30”, contro i 15’49” fatti registrare dagli ospiti, mentre nel secondo la Roma raggiunge quota 78,9% contro il più basso 51,9% del Cesena. L’ultima giornata di campionato per Cesena e Roma finisce 3 a 2 per gli ospiti, e adesso entrambe le fomazioni sono già proiettate alla prossima stagione, anche se in differenti categorie.
La Roma comincia la sfida nel peggiore dei modi, subendo il gol dopo appena nove minuti di gioco: Santana parte da metà campo e si porta sul fondo e defilato riesce a mettere il pallone in mezzo che Del Nero deve solo appoggiare alle spalle di Lobont con un facile piatto. I ritmi della partita sono comunque blandi per tutti i primi 45 minuti, fatta eccezione per Lamela e Marquinho che tengono vivo lo spirito giallorosso in questo ultimo appuntamento stagionale. Gli undici di Luis Enrique non si perdono però d’animo nonostante il vantaggio dei padroni di casa, e riescono ad agguantare il pareggio pochi minuti dopo grazie a Bojan, pescato perfettamente a centro area da Lamela: è dell’ex Barcellona la zampata vincente che significa pareggio giallorosso. Passano 4 minuti e la Roma è già in vantaggio: Totti serve splendidamente con un tacco dei suoi Lamela al limite dell’area, che stoppa il pallone, lancia un’occhiata alla porta e lascia partire un sinistro da fermo che Ravaglia può solo guardare mentre si infila nell’angolino alla sua sinistra. I giallorossi ribaltano così il risultato, lo stesso con cui si concluderanno i primi 45 minuti di gara. Le due squadre fanno il loro ingresso sul rettangolo di gioco e dopo pochi minuti la Roma è già in vantaggio grazie a De Rossi: Lamela si porta sulla sinistra del campo, guarda a centro area e pesca il compagno di squadra che di testa la mette dentro. 3 a 1 per la Roma e partita virtualmente finita, anche perché il Cesena perde anche quella poca motivazione che era rimasta. Nel finale di gara il Cesena accorcia le distanze con Sanatana, ma ormai è troppo tardi e dopo due minuti di recupero, l’arbitro Russo manda tutti negli spogliatoi.
Molto soddisfatto il tecnico del Cesena Beretta, sia dell’ateggiamento della squadra che del sostegno dimostrato dalla tifoseria. Proprio del tifo Beretta ha detto ai microfoni di Sky: «Mi è piaciuto molto. Credo non sia facile vedere cose di questo tipo in Italia. Credo ci sia da sottolineare come la gente ha cantato durante tutta la partita. Credo abbiano visto l’umiltà e la determinazione della squadra». Nel corso della gara, il tecnico del Cesena si è intrattenuto per pochi istanti con Rosi, che conosce da tempo. Cosa si saranno detti? «Gli ho detto “Oh fate un pò di possesso palla che non lo fate mai in partita!”». Invece, riguardo il suo futuro, il tecnico ha detto: «Non so se rimarrò. Io qui mi sono trovato molto bene, la società è composta da persone competente e serie. I tifosi sono fantastici. Ma il club deciderà il futuro della squadra e sarà un futuro pieno di entusiasmo e voglia di fare. Sarà un futuro positivo». Il tecnico giallorosso Luis Enrique ha invece deciso di non parlare dopo la sua ultima partita, rinunciando quindi alla consueta coferenza stampa. Ecco allora le sue parole con cui ha annunciato l’addio dalla panchina giallorossa: «Me ne vado perché sono molto stanco. Ho dato il 100%, ho speso tutte le mie energie cercando di arrivare in porto e non credo che riuscirò a recuperare le forze per l’inizio del campionato. Per questo il prossimo anno non allenerò. Come potrei trasmettere alla squadra qualcosa che non ho?».