Il Milan chiude la fase a gironi con una sconfitta. Al Meazza vince lo Zenit di Spalletti per 0-1 grazie a una rete siglata dal capitano dei russi, Danny. Lo Zenit grazie a questa vittoria raggiunge il terzo posto con 7 punti e si garantisce l’accesso ai sedicesimi di Europa League. I rossoneri, invece, concludono il girone C a 8 punti, piazzandosi secondi in classifica alle spalle del Malaga.
Allegri per l’occasione rispolvera il 4-3-2-1 con Boateng e Bojan in appoggio a Pazzini. L’allenatore toscano schiera tra i titolari Mesbah, nel ruolo di terzino sinistro, e Zapata al centro della difesa in coppia con Acerbi. Spalletti risponde con un modulo a specchio, che propone come terminale offensivo il brasiliano Hulk. Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio Bruno Alves travolge con un intervento (a dir poco) scomposto Pazzini nel cuore dell’area. L’arbitro sorvola non concedendo il penalty al Milan. Lo Zenit non riesce a costruire azioni concrete e così pian piano i rossoneri sfilano il pallino del gioco dalle mani dei russi. La manovra della squadra di casa risulta però poco incisiva. Flamini e Boateng ci provano dalla distanza, ma non inquadrano la porta. Lo Zenit alla mezzora sblocca il match. Un’azione insistita del portoghese Danny lo proietta in piena area di rigore. Il capitano dei russi cerca l’inserimento di Semak con un tocco verso il mezzo, ma Acerbi con il tacco respinge. Il pallone staziona in area e lo stesso Danny di prima intenzione conclude in porta, battendo Abbiati. La risposta del Milan si traduce in un tiro di Flamini, che trova la pronta opposizione di Malafeev.
La ripresa delle ostilità propone un Milan combattivo alla ricerca del pareggio. Dopo qualche minuto Pazzini devia verso lo specchio un tiro-cross di Acerbi, ma Malafeev respinge bene. La squadra ospite si difende bene, riuscendo ad abbassare il ritmo della gara così da minimizzare la pericolosità offensiva dei rossoneri. Solo al 74esimo del match i rossoneri si riaffacciano in area avversaria. Un elegante intuizione di Emanuelson dal limite, aziona in area lo scalpitante Bojan, il quale però esita troppo non riuscendo a concludere in porta. Allegri le prova tutte inserendo El Shaarawy e Robinho e cambiando modulo, passando al 4-2-3-1. I nuovi ingressi si rendono pericolosi nel finale. Il brasiliano dalla sinistra si accentra facendo esplodere un pungente destro a giro che fa la cresta al palo più lontano. L’italo-egiziano invece ci prova con un rapido gioco di gambe che gli permette di liberarsi al tiro, che però termina a largo.
Abbiati; De Sciglio, Zapata, Acerbi, Mesbah (65′ Robinho); Flamini (80’El Shaarawy), Ambrosini, Emanuelson; Boateng; Bojan (91′ Petagna), Pazzini. All: Allegri.
Malafeev; Anyukov, B. Alves, Lombaerts, Hubocan; Shirokov (88′ Kanunnikov), Denisov; Semak (91′ Lumb), Witsel, Danny; Hulk (80′ Zyryanov). All: Spalletti.
Arbitro: Chapron (FRA)
Marcatori: 35′ Danny (Z)
Ammoniti: 43′ Lombaerts, 46′ Hulk, 87′ B. Alves (Z); 57′ Flamini (M)
Espulsi: nessuno