Gigi Buffon non è indagato. Chiariamo subito questo punto. Il portiere della Juventus e della Nazionale, che ieri ha tuonato in conferenza stampa contro giudici e giornalisti per la spettacolarizzazione del caso calcioscommesse, non risulta nella lista della procura di Cremona con le persone sotto indagine. Perchè diciamo questo? Semplice: Il Messaggero riporta un’informativa della Guardia di Finanza di Torino, risalente a giugno 2011, quando erano partite le prime indagini in merito alle scommesse illecite. Questo il giro: la procura di Cremona apre il dossier calcioscommesse, e nelle prime indagini salta fuori il nome di Buffon. A questo punto Cesare Parodi, pubblico ministero di Torino, si rivolge alla procura lombarda chiedendo che gli vengano consegnati i documenti riguardanti il portiere della Nazionale perchè, si legge, “questo ufficio ha in corso accertamenti al riguardo, relativi ad ingenti somme di denaro che lo stesso Buffon avrebbe utilizzato per scommesse presentate, avvalendosi di soggetti terzi”. Ovvero, erano stati segnalati dei movimenti di denaro sospetti, provenienti dal conto di Buffon. Andando a fondo, si è scoperto che si trattava di operazioni tutte indirizzate a una tabaccheria di Parma, gestita da Massimo Alfieri, che naturalmente non ha voluto rivelare nello specifico a cosa si riferissero i movimenti di denaro, riscontrati tra gennaio e settembre 2010, rinvenuti in 14 assegni bancari di importo compreso tra i 50 e i 200 mila Euro. Non ha parlato Alfieri, ma la cosa certa è la sua tabaccheria è adibita alle scommese. Già nel 2006 il nome di Buffon era stato inserito nelle indagine, con l’accusa – stavolta sì – di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva; ma poi il tutto era stato archiviato. Ora, il portiere della Nazionale, di cui è anche capitano, non è indagato. Il caso, però, resta: sappiamo bene che calciatori tesserati non possono assolutamente scommettere su alcuna partita, nemmeno quelle nelle quali il giocatore in questione non è impegnato. Vale la pena fare chiarezza su queste situazioni, in un momento in cui stanno venendo fuori tanti nomi, tante partite sotto indagine, ed è quindi facile fare confusione. Ad ogni modo, Buffon ha scommesso per oltre 1 milione e mezzo di Euro. Dovrà naturalmente risponderne, ma non rischia squalifiche:
Non c’entra nulla con il processo iniziato oggi. Diverso il caso di Bonucci, che risulta sì indagato (dal 3 maggio, stessa data delle comunicazioni riguardanti Criscito e Conte), ma non ha mai ricevuto l’avviso di garanzia. Ci si chiede: davvero è possibile che una persona possa essere sotto indagine senza saperlo? E se è possibile? E’ giusto? Domande per ora senza risposta, ma il calderone intanto va avanti. Prandelli li ha chiamati “quaranta sfigatelli”. Già. Il punto è che sembrano essere molti di più.