Tre punti molto importanti per il Napoli allo stadio Marassi di Genova, che l’anno scorso lo vide uscire sconfitto per 3-2. La vittoria allontana le minacce di crisi e rinsalda il terzo posto dei partenopei, che tornano a far sentire il fiato sul collo all’Inter. Per il Genoa invece è notte fonda: si tratta della quinta sconfitta consecutiva, la quarta su quattro partite della gestione Delneri, che pure oggi avrà annotato qualcosa di positivo sul suo taccuino. I numeri del match Genoa-Napoli, finito 2-4 con l’esaltante rimonta della formazione di Walter Mazzarri nell’ultima parte della partita, sottolineano una gara spettacolare, nel complesso equilibrata, con un fattore fondamentale che differenzia le due squadre affrontatesi a Marassi: la potenza di fuoco in fase offensiva. “Quei tre là davanti”, “i tre tenori”, o in qualunque modo li si voglia chiamare, sono di un altro livello rispetto a tutti gli altri, quantomeno nel nostro campionato. E la gara di Genova ne è stata la prova evidente. Ma lasciamo parlare i dati: l’equilibrio sostanziale si vede nel possesso palla, 51% a 49% a favore del Napoli, nella percentuale passaggi riusciti, 59% a 54% per i partenopei, nella supremazia territoriale, ovvero il tempo d’occupazione della metacampo altrui, che registra 8’09” a 7’56” a favore del Genoa. I liguri risultano superiori anche nella percentuale di protezione dell’area, 53% a 48%, dato naturale se consideriamo l’andamento della partita che ha visto il Genoa passare in vantaggio per due volte, e dunque avere la necessità di proteggere la porta di Frey, prima di subire il rotorno del Napoli. Ma ecco il dato che fa la differenza: percentuale di pericolosità, ossia l’indice che misura la produzione offensiva di una squadra, dice 57% Genoa, 90% Napoli. Un dato impressionante, che raramente si vede in una partita di calcio, che dice quanto faccia la differenza avere davanti il trio Hamsik-Cavani-Insigne. Ora il Napoli può tornare a pensare in grande, mentre la classifica del Genoa è veramente pessima (terz’ultimo posto). In questo senso il derby di settimana prossima capita quasi a proposito per il Grifo, che con una vittoria potrebbe scavalcare la Sampdoria e rilanciare il proprio campionato, sin qui quasi sciagurato. A livello individuale ci sono tre giocatori delo Napoli sul podio della classifica dei passaggi riusciti: sono Valon Behrami e Blerim Dzemaili, primi con 43, e Marek Hamsik, secondo a 39. Andreas Granqvist è stato invece il più preciso del Genoa, con 31 tocchi esatti. Edinson Cavani e Lorenzo Insigne sono i giocatori che hanno tirato di più nello specchio della porta, con 5 tiri a testa. Segue il genoano Ciro Immobile con 4 tentativi: se non altro il Grifo ha ritrovato il gol del suo giovane bomber, che ha sbloccato il risultato e la propria astinenza, che durava dalla partita contro la Juventus del 16 settembre.
Una valanga di gol e di occasioni si susseguono in questa gara. Andiamo dunque a descrivere le sei reti. Il primo gol porta la firma di Immobile, che porta in vantaggio il Genoa nel primo tempo fulminando De Sanctis dopo essersi ritrovato tra i piedi al limite dell’area piccola un pallone calciato da Toszer e rimpallato da Cannavaro (1-0). Ma è nel secondo tempo che succede di tutto, con ben cinque gol. La ripresa si apre all’insegna del Napoli grazie al gol dell’ex Mesto, che premia un sombrero di Insigne in area di rigore con una conclusione in diagonale precisa da pochi passi che finisce all’angolino, infilando Frey nell’unico spiraglio che il portiere non è riuscito a coprire (1-1). La risposta del Genoa non tarda a venire: passano pochi minuti, e Antonelli, smarcato da un colpo di tacco geniale di Immobile, mette in mezzo dalla sinistra un pallone che Bertolacci tocca in rete da pochi metri: così il Grifone passa di nuovo in vantaggio (2-1). Da qui in poi però c’è solo il Napoli, che ribalta la partita trafiggendo per ben tre volte la debole difesa del Genoa. Prima Insigne colpisce la traversa con un destro a giro sul palo lontano, poi Cavani, pescato con un assist millimetrico di Hamsik, scatta sul filo del fuorigioco, mette a sedere Frey e appoggia in rete il gol del 2-2. Al 90’ minuto, il forcing partenopeo viene premiato: dall’ennesima galoppata sulla destra di Maggio nasce il cross che Hamsik incorna splendidamente in tuffo di testa e spedisce all’angolino per il gol del vantaggio azzurro: è il 3-2. Non è ancora finita, perché nel recupero, da un corner a favore del Genoa che si sbilancia in avanti, nasce il contropiede che porta Insigne, a tu per tu con Frey, a firmare il gol del definitivo 4-2, con un tiro d’interno destro ad incrociare.
Al termine della gara Mazzarri ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ho un gruppo eccezionale, formato da campioni. C’è grande unione, ci vogliamo bene e sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Negli spogliatoi ho detto di recuperare la gara, ho anticipato qualche cambio e ho spronato i ragazzi a credere nella rimonta. La squadra di Delneri è stata difficile da affrontare. Abbiamo nove punti in più della scorsa stagione, non molliamo mai e crediamo sempre alla vittoria. Scelte tecniche? Faccio giocare i migliori a mia disposizione, Pandev non era al massimo ma Insigne è stato bravissimo a sostituire il macedone; Lorenzo sta crescendo nel migliore dei modi. Pandev a inizio stagione faceva la differenza, ha avuto un paio di infortuni fastidiosi che non gli hanno permesso di allenarsi al massimo. Sono contento dell’inserimento di Mesto; stiamo facendo davvero bene. Cavani-dipendenti? Si è visto che nel primo tempo non era lucido come giovedì, sono stati bravi tutti a supportarlo. Edi è il nostro terminale offensivo, è fondamentale e lo sappiamo. Anno sabbatico? Adesso godiamoci la vittoria, poi ne riparleremo”.
Mister Delneri, dopo l’ennesima sconfitta, ha dichiarato: “Da domani la nostra concentrazione è sulla stracittadina. Derby dei poveri? Scontro frontale tra le tifoserie, è sempre una partita importante. Non esiste un derby povero. Noi cercheremo di giocarlo al massimo, recuperando giocatori importanti. Nel calcio l’obiettivo è pensare a non prendere gol. Penso che la zona sia la via giusta. Io il gol voglio rivederlo, ma mi sembra che i fuorigioco che ci fischiano contro iniziano ad avere troppa importanza». Il Mister predica calma e pazienza per vedere il suo Genoa: «Noi dobbiamo continuare a giocare il nostro calcio. Sapendo però che tutti possono sbagliare e così facendo andiamo ad esaltare i nostri punti di forza. Ad esempio Bertolacci ha giocato vicino ad Immobile e non è il suo ruolo però ha fatto molto bene, bisogna dar tempo di migliorare ai giocatori. Questa è una sconfitta che fa male, ma deve dare coraggio e con questa base di partenza avremmo grandi soddisfazioni». La classifica stasera vede il Genoa in terzultima posizione a 9 punti: «Il campionato è lungo vinci tre partite vai a 15 punti. I problemi del Genoa rimangono, ma la costruzione continua. Siena è stato il punto più basso, perché venivamo da tre partite di fila, con la panchina corta a causa degli infortuni. Gli altri possono cambiare, noi abbiamo giocatori giovani, noi dobbiamo prendere quello che c’è di buon e meglio perdere in questa maniera, perché da fiducia e speranza a tutti. Dobbiamo andare avanti con umiltà, questa è la strada giusta».
(Pietro Macchiarella – twitter @whyalwaysme4545)
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