Etica, valori, reputazione, immagine… no, non si sta parlando di pubblicità e nemmeno siamo ad seminario sul marketing giusto per sfondare: si tratta di aziende, imprese, di mercato. In che senso? Per cercare di rispondere a questa domanda Assobagno, importante associazione all’interno della galassia di FederlegnoArredo, ha organizzato ieri pomeriggio un convegno specifico all’interno della propria Assemblea annuale, dal titolo “Etica e Valori nell’Industria”. Il contesto scelto assume poi una connotazione che introduceva alla perfezione le tematiche del convegno, Assobagno infatti lo ha organizzato a Milano presso lo storico Palazzo Cusani in piena zona Brera, nell’ambito del btob Women in Ethic Business, uno degli eventi di Expo 2015. L’incontro, come ben detto dal titolo, si è snodato attorno alla rosa dei valori effettivi su cui ruota l’etica di impresa, dalla trasparenza di gestione alla responsabilità sociale, con capacità di trasmettere e proporre qualità, oltre alla sicurezza continuativa che deve accompagnare l’imprenditore nel suo fare impresa, a maggior ragione in un periodo così complesso come la crisi dell’ultimo decennio. L’intento riuscito era quello di presentare pubblicamente esempi di aziende che nel loro fare impresa puntano fin dalle loro origini su dei valori determinanti e specifici che si sono tramutati in successo, senza rimanere belle parole o esperienze ma senza frutto. In questo senso, tutti i rappresentanti di impresa che sono intervenuti al convegno hanno raccontato le loro esperienze di sguardo critico e teso alla conservazione e promozione dei propri valori e di come questo abbia generato negli anni un guadagno umano, sociale, economico e d’immagine. Per Assobagno, da sempre come tutta FederlegnoArredo attentissima alla questione etica, ha introdotto i lavori il presidente Mauro Guzzini, che ha ricordato come «insieme a formazione e internazionalizzazione, per noi emerge da sempre l’attenzione a tutti quei principi e comportamenti di chiarezza e trasparenza a cui si ispira la nostra carta dei valori, che ogni nostro nuovo associato deve sottoscrivere. Il rispetto delle regole secondo noi fa crescere la nostra azienda e non perderci, l’esatto opposto del pensiero comune». In effetti, la reputazione e l’affermazione delle aziende in orbita FederlegnoArredo è da sempre strettamente legata ai valori e alle attenzioni per vari ambiti della società: la questione interessante è che ciò non ha portato via via un impoverimento e declassamento rispetto ai competitor più “sgamati”, bensì ad oggi il gruppo guidato da Roberto Snaidero è una delle realtà italiane più produttive e attive nel processo di internazionalizzazione. Proprio in questo senso è intervenuto al convegno Michele Tesoro Tress, Managing Director Reputation Insistute, che ha in maniera brillante e innovativa spiegato al pubblico e alle aziende presenti e direttamente interessate, come la reputazione e il valore dell’immagine della propria impresa sia realmente un punto focale decisivo nel nuovo mercato. Riportando gli studi della sua società che lavora proprio per dare supporto concreto alle aziende su come offrire la loro reputazione in ottica di una maggiore attrattività, Tesoro ha esposto tutta l’importanza di valori come sostenibilità ed eticità che nello scenario industriale odierno non possono essere messe in secondo piano: «Il mercato va sempre di più verso l’esportazione, altrimenti tutti oggi dovremmo chiudere, quindi bisogna essere sempre più in grado di raccontare bene e non in maniera vuota e fine a se stessa la propria storia all’estero». Il problema non è solo di un buon “story telling” ma che questi valori che stanno alla base di molte piccole e grandi imprese italiane riescano ad emergere non come un vanto narcisistico ma come una reale fonte di conoscenza sul motivo per cui si fa un certo tipo d’impresa piuttosto che un altro. Imbeccati dagli spunti di Tesoro e moderati dagli interventi del giornalista Andrea Di Turi, sono poi intervenuti 4 rappresentanti di altrettante aziende italiane che operano con grande produttività in Italia e all’estero e che hanno raccontato le proprie esperienze, declinando l’ambito etico in cui sono maggiormente coinvolti. Nicoletta Azzi, ad e socio di Panguaneta, ha illustrato i valori cardine della propria azienda che lavora il legno di pioppo, tra le più alte come qualità proprio per la maggiore sostenibilità ambientale. La particolarità di questa azienda sta nell’essere riuscita a trasformare un semilavorato di qualità in un prodotto di vendita che riunisca in sé sostenibilità e innovazione tecnologica. Altra esperienza raccontata al convegno è stata quella brillante di Daniela Fantini (ad di F.lli Fantini) che ha invece raccontato la sua esperienza di etica applicata al sociale: originata per dare un futuro migliore agli abitanti di Masango nel Burundi, Fantini ha costruito 100 fontane per dare acqua pulita ad un’utenza di circa 25mila persone, grazie all’apporto di azienda e clienti in un continuum eccezionale. Molto interessante anche l’intervento di Enrica Foppa Pedretti, direttore amministrativo del celebre gruppo bergamasco che invece operando nel welfare aziendale ha avviato numerosi progetti rivolti a favorire la conciliazione ottimale tra lavoro e famiglia, incrementando l’attenzione per l’educazione di un nuovo modo di alimentarsi e incentivando, sulla scia dei progetti di Michelle Obama, l’attività fisica atta al benessere della persona e di tutti i dipendenti dell’impresa. Spirito di osservazione, desiderio e capacità di insistere su un progetto, hanno permesso negli anni a Foppa Pedretti di ottenere numerosi finanziamenti regionali e provinciali, dimostrando di poter coltivare etica e guadagno in un sol colpo. Ultimo ad intervenire ma non meno importante, Paolo Bassetti di Saponificio Gianasso, marchio dei famosi “I Provenziali”, il quale ha evidenziato i risultati ottenuti come ritorno di notorietà e numeri rispetto alla scelta rigorosa di etica del prodotto: selezione delle materie prime con qualità garantita e certificata con materiali riciclabili e sostenibili, sono ormai i must dell’azienda, come in generale si è potuto osservare per tutte le imprese intervenute. Attenzione per il prodotto e per le certificazioni di qualità fanno di queste aziende, come anche in tutte quelle di orbita Assobagno-FederlegnoArredo, delle eccellenze italiane nel campo imprenditoriale e sociale, proprio per questa assidua e intelligente attenzione all’etica. Sottolinea ancora Guzzini, «la reputazione e l’affermazione delle nostre aziende è strettamente legata al nostro modo di agire e ai valori costruiti nel tempo da tutelare giorno dopo giorno». Sembra tutto semplice, ma non è così diffusa un’idea simbiotica di produttività e valori: grazie a Fla e queste altre aziende, che questo ideale si concretizzi non è più utopia.