Questa sera (ore 20:45) si assegna il primo titolo europeo della stagione. Allo Stadionul National di Bucarest va in scena la finale di Europa League. E’ un derby spagnolo: Atletico Madrid e Athletic Bilbao si trovano all’ultimo atto con pieno merito, dopo aver fatto fuori alcune tra le squadre più quotate del panorama europeo grazie alla qualità dei singoli interpreti e al gioco corale messo in mostra. L’Atletico Madrid ha vinto la manifestazione due anni fa, battendo in finale il Fulham di Roy Hodgson (era il primo anno con la nuova denominazione); il Bilbao invece ha una sola apparizione in finale, nel 1977, quando fu sconfitto dalla Juventus nel doppio confronto. Dal punto di vista dell’esperienza internazionale non ci sarebbe confronto, ma in una gara secca può succedere di tutto e comunque i baschi hanno dimostrato di essere forse la squadra più spettacolare e concreta del torneo, centrando risultati importanti contro grandi squadre. Non ci sono precedenti europei tra le due formazioni: come detto, l’Athletic Bilbao non ha una grande tradizione continentale, sfavorita in questo dalla politica della società, che consente di tesserare unicamente calciatori baschi o comunque cresciuti calcisticamente nella regione (è il caso del venezuelano Amorebieta). E’ anche la sfida tra Diego Simeone e Marcelo Bielsa, entrambi argentini e amici (“Sapete la stima che ho per Marcelo”, dice El Cholo), ma stasera rivali. Arbitra il tedesco Stark.
L’Atletico Madrid arriva alla sua seconda finale negli ultimi tre anni dopo l’altro derby, quello contro il Valencia. La semifinale si è decisa all’andata, quando i colchoneros si sono imposti per 4-2 al Vicente Calderon; al Mestalla, poi, sono andati a vincere 1-0, legittimando la qualificazione. Il punto a favore è la maggiore abitudine a giocare partite del genere, e la presenza in rosa di calciatori che sono già passati di qui (su tutti Falcao, campione lo scorso anno con il Porto). Da quando è arrivato Simeone in panchina, lo scorso dicembre, l’Atletico Madrid ha cambiato passo: oltre alla finale di Europa League, i colchoneros sono in corsa per il quarto posto nella Liga, che significherebbe preliminari di Champions. Lo contendono al Malaga, molto probabilmente non ce la faranno visti gli incroci di calendario, ma considerato l’inizio di stagione, quello del Cholo è sostanzialmente un picolo capolavoro.
Questa sera l’ex allenatore del Catania dovrà fare a meno dello squalificato Tiago e degl indisponibili Perea e Silvio.
Lo schema adottato dal Cholo (“E’ molto meglio giocare che allenare: un calciatore vive per giocare queste partite, un allenatore si consuma pensando alla tattica”) sarà il classico 4-2-3-1, in cui al centro della difesa giocherà Miranda al fianco di Diego Godin, con Juanfran e Filipe Luis sulle fasce. In porta, naturalmente, il belga Courtois, che ha degnamente sostituito David De Gea. La linea mediana sarà composta da Gabi e Mario Suarez, in avanti Diego sarà il trequartista, fiancheggiato da Adrian Lopez e Arda Turan. Punta unica Radamel Falcao, osservato speciale e pericolo numero uno per l’Athletic: ha già segnato 10 gol nel torneo, dopo i 17 dello scorso anno. Attenzione anche ad Adrian, che parte largo a destra ma poi si accentra e fa male (8 reti per lui).
L’Athletic Bilbao si è qualificato per la finale di Europa League infilando un’impresa dietro l’altra. Senza alcuna esperienza internazionale, i Leoni di San Mamès hanno messo in riga formazioni del calibro di Manchester United e Schalke 04, andando a vincere in trasferta su campi dove è sempre difficilissimo anche solo pareggiare. In semifinale l’impegno era più agevole, ma lo Sporting Lisbona aveva vinto l’andata in Portogallo, periò al ritorno c’è stato bisogno della rimonta: completata. La formazione del Loco Bielsa pratica un calcio che si avvicina molto a quello del Barcellona: 4-3-3, possesso palla e verticalizzazioni improvvise. I talenti baschi sono nel mirino dei grandi club europei, hanno stupito l’Europa e se dovessimo fare il nome di una squadra favorita dal punto di vista del gioco non potremmo non dire Athletic.
Il solo Gurpegi è indisponibile tra le fila dei baschi.
Marcelo Bielsa ha naturalmente affrontato il tema dei giovani (“Dovremo essere bravi a incanalare le emozioni dei più giovani”) e poi ha svelato quello che tutti sapevano, ovvero che la formazione che andrà in campo sarà la stessa di sempre. Quindi Gorka Iraizoz in porta, con Iraola, Javi Martinez, Amorebieta e Aurtenetxe sulla linea difensiva. A centrocampo le geometrie di Iturraspe, perno davanti alla difesa, e gli inserimenti di De Marcos e Ander Herrera. Tridente composto da Markel Susaeta, Iker Muniain e Fernando Llorente. Il Leone ha realizzato 7 reti in questa edizione di Europa League, è lui il cannoniere della squadra, seguito dagli altri due uomini del tridente che hanno 5 gol a testa. Quattro sono quelle realizzate da Oscar De Marcos.
Grande incertezza anche per le quote SNAI: 2,45 è la quota per la vittoria dell’Atletico Madrid, 2,80 quella per il successo dell’Athletic. Il pareggio (quindi la conclusione ai calci di rigore) è il risultato più improbabile per i bookmaker: 3,25. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Atletico Madrid-Athletic Bilbao.
Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Mario Suarez, Gabi; Adrian Lopez, Diego, Arda Turan; Falcao. All. Simeone
A disp: Asenjo, Dominguez, Paulo Assunçao, Pizzi, Koke, Salvio, Pedro Martin
Squalificati: Tiago
Indisponibili: Perea, Silvio
Iraizoz; Iraola, Javi Martinez, Amorebieta, Aurtenetxe; Ander Herrera, Iturraspe, De Marcos; Susaeta, F. Llorente, Muniain. All. Bielsa
A disp: Raul, Ekiza, San José, Inigo Perez, Gabilondo, Ibai Gomez, Toquero
Squalificati: –
Indisponibili: Gurpegi
Arbitro: Stark (Germania)
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