Ha regnato la noia nel tanto atteso derby conclusosi, alla fine, con un nulla di fatto. E’ terminata 0 a 0, infatti, la partita, con uno smottamento della classifica, tuttavia, avvantaggia maggiormente il Parma. Una parità che si è rivelata anche nell’equilibrio quasi perfetto del possesso di palla, che si è attestato al 49% per il Bologna e al 51 per il Parma. Due tiri dentro, su un totale di undici, per i primi, tre su otto, per i secondi, dato che manifesta, anche in tal caso, un sostanziale equilibrio così come quello delle palle giocate, 545 contro 527, con una scarto di qualche decina soltanto. Entrambe la squadre hanno resistito a oltranza con una protezione dell’area per i bolognesi pari a 51,9 per cento, e del 57,8 per i parmensi. Dato pressoché identico anche sul fronte dei passaggi riuscisti, con il 56,7 per cento dei primi rispetto al 56,8 dei secondi. Poco più significativo il dato sulla supremazia territoriale, con 9′:30″ per Bologna e 9′:06″.
– L’allenatore del Bologna Stefano Pioli, parlando con i cronisti dei punti necessari per il salvataggi, si limita a dire: «Non faccio tabelle ma ricordo che tre mesi fa siamo partiti da un punto molto basso». Del resto, quando era giunto lui al Bologna, il club aveva già quattro sconfitte e un solo punto: «La considero una tappa intermedia e quello di oggi è un risultato positivo. Ma so che c’è ancora tanta strada da fare». Poi, ha aggiunto: «Per me questa non è una partita come le altre. Ma quando sono lì, in campo, sono talmente concentrato che il resto passa in secondo piano» Anche Donadoni incassa il 0 a 0 senza farne un dramma: «Siamo stati bravi a contenere – dice – mentre sul piano propositivo abbiamo avuto un atteggiamento timoroso. In avanti abbiamo fatto ancora poco, ma il risultato è importante». Poi, ha concluso: «Ci sono squadre, come l’anno scorso la Sampdoria, che possono crollare improvvisamente. La soglia è sempre in bilico”.