IL BENE COMUNE E IL GOVERNO DELLA CITTA’: Che insegnamenti può dare un affresco realizzato a Siena nel ‘300 alla politica milanese, già lanciata verso le elezioni comunali del 2011 e verso l’Expo del 2015?
Questa la provocazione dell’incontro organizzato da Cdo Milano che ha visto il giornalista e filosofo Paolo Del Debbio intervistare il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e sindaco di Bari, Michele Emiliano.
L’opera in questione, introdotta da Mariella Carlotti, è il “Buon governo” di Ambrogio Lorenzetti, realizzato tra il 1337 e il 1339 sulle pareti della Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena (Fotogallery). Il dramma di chi governa è magnificamente raffigurato in questi affreschi nella sua scelta fondamentale: una politica al servizio del popolo porta a una città laboriosa e prolifica, una politica rinchiusa in se stessa consegna i cittadini alla tetra figura della Paura.
Ma cosa vuol dire per un sindaco dei nostri tempi perseguire la bellezza? È possibile trasformare un affresco in vita quotidiana? I due sindaci, incalzati da Del Debbio hanno tentato una risposta, traducendo le loro grandi ambizioni in termini concreti e reali, parlando di “Pgt” e di “mix abitativo”, degli errori del passato che hanno trasformato Scampia o Rozzano nelle “città della paura”.
«Impostare lo sviluppo di Milano secondo criteri di tipo sociale (la bellezza al centro, i quartieri dormitorio in periferia) ha significato l’inizio del degrado della città – ha spiegato Letizia Moratti -. Quale concezione ha portato a queste scelte? Non quella di chi persegue il bene comune, ma quella di chi pensa che il bene sia a diposizione di chi amministra».
Questi e molti altri spunti interessanti sono visibili nel video alla pagina seguente.