Si sono chiuse definitivamente, anchea Pavia, le operazioni di scrutinio dei voti, con 606 elezioni su 606. Pure nella provincia Lombarda ha vinto il centrosinistra con Daniele Bosone (sostenuto da Partito Democratico, Sinistra ecologia e libertà, Italia dei valori, Lista Locale – Civica Bosone Presidente, Partito dei pensionati) divenuto presidente con il 51,20 per cento dei voti, pari a preferenze. E’ rimasto indietro, seppure con un lieve distacco, Ruggero Invernizzi (appoggiato da Popolo della libertà, Lega Nord, Libertà e autonomia Noi Sud – DC Lombardia I Popolari di Italia Domani) con il 48,79 per cento dei voti (99.268 elettori). Al secondo turno delle amministrative di Pavia hanno votato 209.938, pari al 47,39 per cento,(al primo erano il 61,67%)
Si sono concluse le operazioni di scrutinio al termine della votazioni per eleggere il presidente della provincia di Macerata. A trionfare, il candidato sindaco del centrosinistra, Antonio Pettinari (Partito Democratico, Unione di centro, Italia dei valori, Lista Locale – la Nostra Provincia – Riformista Civica Ambientalista Alleanza per l’Italia) che ha ottenuto il 54,55 per cento dei voti pari a 71.365 preferenze; è rimasto indietro di più di dieci punti lo sfidante del centrodestra, Franco Capponi (Il Popolo della libertà, Lega Nord, Futuro e libertà, La Destra, Lista Locale – Io Amo Macerata – Io Amo l’Italia Fiamma, Tricolore) che ha preso il 42,76 per cento delle preferenza, pari a 61.610 voti. Pettinari diventa così il decimo presidente dell’Amministrazione provinciale di Macerata, che inaugura la 14esima legislatura dell’Ente. Al secondo turno si è recato a votare il 49,34% dell’elettorato, il 6,44% in meno rispetto al primo turno.
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– Mantova si accinge a scegliere il suo presidente di Provincia. Un ballottaggio che è stato descritto come caratterizzato da grandi incertezze, con un testa a testa tra i due candidati separati da un pugno di voti. Da una lato Alessandro Pastacci, candidato del centrosinistra, (Partito Democratico (Pd), Lista Locale – Comunità e Territori con Pastacci, Italia dei valori, Sinistra ecologia e libertà,Partito dei) e pensionati) che ha ottenuto al primo turno il 41,8% delle preferenze; dall’altro il candidato del centrodestra, Giovanni Fava (Lega Nord, Il Popolo della libertà, Lista Locale – Benedini X Mantova, I Popolari di Italia Domani) che ha preso, invece, il 41,1. In sostanza, uno scarto di soli 1400 voti. Sono rimasti decisamente indietro, invece, tutti gli altri candidati: Carlo Beduschi, candidato del Nuovo polo per Mantova (Fli e Api), ha preso appena lo 0,95%. Pietro Marcazzan (da tempo in ospedale per una grave broncopolmonite), dell’Udc, ha preso il 5,05%.
Pesa decisamente il calo di interesse al secondo turno delle elezioni che stabiliranno chi governerà la provincia di Pavia per i prossimi 5 anni. Elettori in fuga dai seggi, ai quali si è recata meno della metà dei cittadini aventi diritto: alle 15 di oggi, infatti, ha espresso la propria preferenza il 47,28 per cento degli elettori, mentre al primo turno era andato il 61,26 per cento. «Un calo di votanti tra primo e secondo turno è fisiologico, ma ha contato anche il fatto che l’ultimo ballottaggio per le provinciali è stato 18 anni fa e la gente non è più abituata al doppio turno», è il commento di Daniele Bosone, candidato del centrosinistra. «Il ballottaggio è sempre meno sentito del primo turno. E in questo caso è mancato anche il traino delle comunali per cui al primo turno si era votato anche in centri molto importanti», ha invece dichiarato Ruggero Invernizzi, del centrodestra. Intanto, al primo turno Invernizzi (Il Popolo della libertà (Pdl), Lega Nord, Libertà e autonomia Noi Sud – DC Lombardia, I Popolari di Italia Domani) ha ottenuto il 44,1 per cento delle preferenze, contro il 33,82 dello sfidante.
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