Zenit San Pietroburgo-Malaga termina sul punteggio di 2-2. Risultato che va bene al Malaga, che col punto guadagnato sale a quota 11 e conquista matematicamente il primo posto nel girone C della Champions League. Moneta più amara per lo Zenit che ora ha bisogno di un miracolo per restare in corsa per gli ottavi: più realistico pensare a giocarsi la piazza Europa League, nell’ultima partita del girone che vedrà i russi di scena a San Siro contro il Milan. Doppio vantaggio Malaga con Buonanotte (assist di Seba Fernandez) e lo stesso Fernandez su passaggio di Santa Cruz; rimonta russa in capo e coda della ripresa con Danny e Viktor Fayzulin. Nella prossima partita il Malaga ospiterà l’Anderlecht.
Emozioni addensate agli estremi, col precoce -e per certi versi sorprendente- doppio vantaggio del Malaga, e alla fine con l’assalto russo che ha fruttato perlomeno un pareggio. Risultato giusto per quanto visto in campo: il Malaga ha giocato meglio il primo tempo, lo Zenit si è appropriato del secondo facendo leva su motivazioni per forza di cose superiori. Ne è uscita una partita placida solo a ridosso dell’intervallo, quando il Malaga ha tradotto la maggior tranquillità in un possesso palla semplice ma efficace, e lo Zenit ha sfogato la frustrazione in azioni di pressing più disordinate che altro. Nel secondo tempo il ritmo è sempre stato godibile.
Approccio alla partita sfortunato, ma ancor prima sbagliato: in una gara decisiva ci aspettava il sacro fuoco. che però si è acceso solo nella ripresa. Lo Zenit sembra aver aumentato il proprio tasso tecnico ma nel contempo perso qualcosa di quella compattezza che ne sta facendo una realtà consolidata a questi livelli. Il primo tempo ha mostrato una squadra sfilacciata ed incapace di penetrare in verticale, se non tramite iniziative di privati. Nella ripresa il risveglio di Danny ha dato più sostanza alla fase d’attacco e la squadra ha corso meglio, imponendo ritmo e gestione del pallone. Non è chiaro quanto Spalletti possa ancora dare a questa squadra: dovesse aggrapparsi all’Europa League il suo Zenit potrebbe anche competere per vincere.
Senza Saviola, Joaquin, Isco e Julio Baptista Pellegrini ha ridisegnato l’assetto tradizionale, plasmando l’abituale 4-2-3-1 in un 4-4-1-1 più semplice ed adatto all’occasione. Più squadra rispetto allo Zenit il Malaga ha mostrato buone individualità anche tra i ricambi, miscelando tecnica ed agilità dei vari Fernandez, Duda e Buonanotte all’esperienza di Santa Cruz, e spremendone due gol. Dote ben gestita nel primo tempo ed accompagnata in porto nella ripresa, non senza gli inevitabili affanni di fine gara. Per quanto visto sul campo il primo posto nel girone è tanto meritato quanto inaspettato: prevedere dove possa arrivare il Malaga però è materia per zingare e palle di cristallo.
Ammonizioni opportune, un’espulsione a fine gara e una direzione tutto sommato pulita, che ha favorito il fluire del gioco.
Regala un gol, si riscatta nella ripresa con due grandi parate nella ripresa ma il danno resta.
Dalla sua parte si passa volentieri: bucato da Duda e Buonanotte, che si muovo spesso in libertà dal 36’st BYSTROV 6 Fa rumore nel finale, anche troppo: espulso per proteste dopo il triplice fischio.
Deciso ma un pò de legno, per così dire: soffre i movimenti di Santa Cruz.
Peccato per la sbandata sul primo gol: nel prosieguo si mostra sicuro ed efficace, specie in interventi acrobatici
Quanto manca Criscito: non è un terzino e si vede, perché si limita a fare il soldatino tenendo la posizione e patendo i guizzi di Fernandez.
Gioca più arretrato, davanti alla difesa: l’impressione è che sia più efficace da mezz’ala. Però si fa valere correndo e rilanciando tante azioni, pur con precisione alterna.
Smista girando attorno a Witsel, nel complesso fa cose semplici che però raramente aiutano la fase d’attacco.
Perde il confronto con Eliseu, che lo controlla limitandone l’apporto offensivo dal 27’st FAYZULIN 7 (il migliore) Entra con voglia e dà la scossa decisiva: gol e iniziative pericolose.
Generoso anche nel grigio primo tempo dei compagni, corre su tutto il fronte anche se a volte eccede nelle azioni solitarie. Non trova molto spazio al tiro, serve un pio d’assist.
Bello addormentato si sveglia nella ripresa e tutta la squadra ne trae beneficio: migliora la qualità dei movimenti e delle scelte, anche se sbaglia un gol a porta vuota è lui la chiave di volta, assieme a Fayzulin.
Stavolta non ne imbrocca mezza, anche perché ben marcato.
All.SPALLETTI 5,5 I cambi sono corretti ma forse tardivi, presenta una squadra un pò disordinata in avvio ed è un peccato, perché il secondo tempo testimonia le buone potenzialità dei suoi. E quel Witsel arretrato…
Soccombe senza colpe ed è sempre attento allorché chiamato in causa.
Due diagonali importanti sbrogliano situazioni rischiose. Anche propositivo in avanti, nella ripresa lascia più spazi, o forse è Danny a sfruttarli meglio.
Controlla Kerzhakov facendo il duro, stende Hulk e viene ammonito dal 1’st WELINGTON 6 Sicuro al centro dell’area, soprattutto sui palloni aerei. Se con lui si soffre di più è perché è girata l’inerzia.
A suo agio nelle sportellate con Kerzhakov e Hulk, si fa valere pulendo l’area. Non bello ma efficace.
Sostiene l’attacco con costanza nel primo tempo, vigilanza costante nel secondo.
Assist, gol e giocate assortite sulla destra: sfrutta la rapidità dal 31’st JUANMI 5,5 Classe 1993, spreca un buon contropiede.
Più ruvido dei dirimpettai, Witsel e Denisov, compensa con grande senso tattico (spesso al posto giusto) e smistamenti corretti.
Molto sostanzioso e presente anche se non sempre coinvolto.
Partendo da sinistra alterna chicche tecniche, tra cui una splendida punizione, a giocate più sagge tatticamente: mai banale dal 18’st PORTILLO 5,5 Entra nel momento peggiore dei suoi, finisce spesso schiacciato indietro.
Serata di buona verve: sblocca il risultato con freddezza e scompiglia la difesa con la sua vivacità per vie centrali.
Usa l’esperienza ed offre una prova molto utile, nel dialogo coi fantasisti e nei movimenti ad allargare la difesa.
All.PELLEGRINI 6,5 Il Malaga, pur privo dei suoi elementi più stimati, gioca una partita semplice ma efficace.
Il tabellino
Marcatori: 8’pt Buonanotte (M), 9’pt S.Fernandez (M), 4’st Danny (Z), 41’st Fayzulin (Z)
Zenit San Pietroburgo (4-2-3-1): Malafeev; Anyukov (36’st Bystrov), B.Alves, Lombaerts; Hubocan; Witsel, Denisov; Shirokov (27’st Fayzulin), Hulk, Danny; Kerzhakov (Baburin, Zuev, Zyranov, Semak, Kanunnikov). All.Spalletti.
Malaga (4-4-1-1): W.Caballero; J.Gamez, Demichelis (1’st Welington), Onyewu, Eliseu; S.Fernandez (31’st Juanmi), Toulalan, Camacho, Duda (18’st Portillo); Buonanotte; Santa Cruz (Pol, Fabrice, Recio, Isco). All.Pellegrini.
Arbitro: Benquerença (Portogallo)
Ammoniti: Demichelis (M), Buonanotte (M), S.Fernandez (M), Anyukov (Z), B.Alves (Z) per gioco scorretto, Danny (Z) per comportamento non regolamentare (proteste), Welington per c.n.r.
Espulso: Bystrov (Z) a fine partita per c.n.r. (proteste)
(Carlo Necchi)