L’Anzhi batte per 2-0 l’Udinese nella quinta giornata del gruppo A della Europa League 2012-2013. A Mosca, dove la squadra del Daghestan è costretta a giocare le partite casalinghe per una direttiva della Uefa che non ritiene sufficienti le condizioni di sicurezza a Makhachkala, la partita resta equilibrata per gran parte della sua durata, ma poi in soli tre minuti la squadra di Hiddink chiude i giochi: al 27′ del secondo tempo sblocca il risultato con un perfetto colpo di testa di Samba da calcio d’angolo, mentre tre minuti dopo un perfetto contropiede di Samuel Eto’o chiude i giochi, anche perché nel giro di pochi minuti si fa male Basta (che era entrato da 20 minuti) e poi viene espulso Willians – con una decisione probabilmente troppo severa dell’arbitro Gumienny. Dieci minuti da incubo, che di fatto chiudono l’avventura europea dell’Udinese, anche se c’è ancora qualche improbabile combinazione favorevole in caso di arrivo a tre a quota 7 punti (se questa sera pareggeranno Liverpool-Young Boys). L’Anzhi invece vola ai sedicesimi.
Non un match indimenticabile. A lungo l’Anzhi guida i giochi, ma l’Udinese copre bene e punge quando si fa vedere in avanti. Nel secondo tempo i bianconeri sembrano addirittura crescere, ma è l’illusione prima del crollo. L’Anzhi ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo.
A lungo viene spontaneo chiedersi se questo sia davvero il nuovo che avanza dalla Russia. Più possesso palla, è vero, ma con ben poche occasioni e poche gocce di spettacolo. Ma quando accelera, in tre minuti chiude i giochi. Cosa chiedere di più? Il vecchio volpone Hiddink la sa lunga.
Primo tempo di contenimento, ma soffrendo solo lo stretto indispensabile e non rinunciando a pungere. Nel secondo tempo addirittura sembra prendere il sopravvento per qualche minuto. E quando legittimamente si inizia a ipotizzare il colpaccio, arriva invece la botta, veramente dolorosa. L’avventura in Europa League finisce nel peggiore dei modi, oltre le colpe di questa squadra certamente non all’altezza degli anni scorsi.
Partita non difficilissima, che lui gestisce come si deve fino al finale. L’espulsione di Willians è però eccessiva, e qui all’arbitro sfugge il controllo della situazione, sedata con diversi cartellini.
GABULOV 6 – Fa il suo quelle poche volte che è chiamato in causa.
LOGASHOV 6 – Regge bene entrambe le fasi. Senza lampi, ma la sostanza c’è.
SAMBA 6,5 – Molto bene in difesa e anche qando si spinge in avanti: lo dimostra il gol del vantaggio dell’Anzhi. Esce per una brutta botta.
(LAKHIYALOV sv)
JOAO CARLOS 6 – Fa il suo: senza infamia e senza lode.
TAGIRBEKOV 6 – Si vede poco, ma presidia bene il suo territorio. Soldatino, direbbe qualcuno…
JUCILEI 6,5 – Senza dubbio uno dei migliori. C’è sempre, in fase offensiva e in fase difensiva.
SHATOV 6 – Alti e bassi, pericolosissimo al 12′ ma si prende pure molte pause.
GONZALEZ 5,5 – Si vede pochissimo, e infatti viene sostituito.
(TRAORE sv)
BOUSSOUFA 6,5 – Entra anche lui nell’elenco dei più attivi: si fa vedere molto spesso.
ZHIRKOV 6 – Va ad intermittenza: quando si accende è interessante, ma non sempre gli riesce.
ETO’O 6,5 – Senza fare il fenomeno, alla fine Eto’o è sempre Eto’o. Decisivo e fondamentale.
ALL. HIDDINK 6 – Lo spettacolo non abita qui, ma la concretezza sì. Più italiano che olandese…
BRKIC 6,5 – Il solito Brkic: alterna grandi interventi (come quello su Shatov) a qualche incertezza eccessiva. Ma tutto sommato possiamo dire che lui c’è.
HEURTAUX 6 – Si fa vedere diverse volte: propositivo, anche se non lascia grandi segni.
DANILO 5,5 – Solo tracce del grande difensore che promette di essere.
DOMIZZI 6 – Governa bene la difesa, non ha responsabilità particolari sull’1-2.
FARAONI 6 – Fa il suo compitino con dignità. Esce quando Guidolin prova a spingere di più.
(BASTA sv – Sfortunato. Entra e si fa male).
(RANEGIE sv)
PEREYRA 6,5 – Forse il migliore dei bianconeri, specie nel primo tempo. Fornisce diversi spunti.
WILLIANS 6 – L’espulsione è eccessiva. Per il resto, una prestazione onesta.
BADU 5,5 – Più fumo che arrosto: non riesce a lasciare il segno.
ARMERO 5,5 – Qualche buono spunto riesce ad offrirlo. Ma l’Armero dei tempi che furono è disperso.
(PASQUALE 5,5 – Entra e l’Udinese crolla. Non ha particolari responsabilità, però non riesce a fare nulla per evitarlo).
FABBRINI 6,5 – Molto attivo: ha voglia e si vede. Diverse belle iniziative.
DI NATALE 6 – Alla fine i suoi pericoli li crea. Ma non riesce ad essere trascinante, e al 44′ liscia una buona occasione.
ALL. GUIDOLIN 6 – La sua Udinese non sfigura globalmente contro il nuovo che avanza. Peccato solo per quel crollo repentino.
Gabulov; Logashov, Samba (Lakhiyalov dal 42′ s.t.), Joao Carlos, Tagirbekov; Jucilei, Shatov; Gonzalez (Traore dal 23′ s.t.), Boussoufa, Zhirkov; Eto’o. All. Hiddink.
A disp.: Dzhenetov, Agalarov, Gadzhibekov, Sharif, Burmistrov.
Brkic; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Faraoni (Basta dal 12′ s.t., Ranegie dal 32′ s.t.), Pereyra, Willians, Badu, Armero (Pasquale dal 26′ s.t.); Fabbrini; Di Natale. All. Guidolin.
A disp.: Padelli, Marsura, Coda, Reinthaler.
27′ st Samba (A), 30′ st Eto’o (A).
Willians (U).
Boussoufa (A), Zhirkov (A), Domizzi (U), Di Natale (U).
Gumienny (Belgio).
(Mauro Mantegazza)