E’ la Fiorentina a qualificarsi ai quarti di finale di Coppa Italia. Al Friuli i viola vincono 1-0 con il minimo sforzo: ad aver meritato quantomeno il pareggio sarebbe stata più che altro l’Udinese, che però fino agli ultimi dieci minuti ha attaccato la porta di Neto forse con poca convinzione, avendo dei momenti nei quali la Fiorentina è riuscita a far prevalere il suo possesso palla quasi ipnotico (alla fine chiuderà con il 49%). Così i friulani, anche molto sfortunati, gettano al vento l’occasione di proseguire nel torneo: nonostante una collezione di calci d’angolo (10-0), nonostante 25 tiri verso la porta (8 nello specchio, con Neto grande protagonista) e nonostante 11 minuti e 18 secondi di supremazia territoriale sfociata nel 51,4% di attacco alla porta e nel 54% di pericolosità offensiva, la banda Guidolin non è riuscita a sfondare, così che è stata la Fiorentina a passare il turno. Cinica la squadra di Montella, capace di capitalizzare al massimo le sette conclusioni verso Padelli (centrata 4 volte la porta) e 9 minuti scarsi di supremazia territoriale. I viola sono sotto rispetto all’Udinese in percentuale di attacco alla porta (50,8%) e pericolosità offensiva (36,1%). Tra i singoli bene il solito Roncaglia con 22 palloni recuperati, ma in questa statistica sorprendono i 19 recuperi di Borja Valero, ieri sera matchwinner e anche incontrista d’eccezione. Heurtaux invece continua nel suo processo di crescita e maturazione: per lui ieri una partita a tutto tondo, condita da 21 recuperi e 42 palloni giocati, in questo appena sotto Allan che ha dimostrato di poter essere il regista del futuro. Sfortunatissimo Totò Di Natale: il capitano dell’Udinese ci ha provato per ben 9 volte, ma sulla sua strada ha trovato sempre uno straordinario Neto oppure deviazioni di difensori. Bene anche Gabriel Silva e Basta sugli esterni: non solo corsa e cross ma anche rientri verso il centro dell’area e conclusioni (tre a testa). Calvarese ha distribuito sette cartellini: la partita in sè non è stata cattiva, ma molto combattuta e spigolosa con i giocatori che non si sono mai tirati indietro nei contrasti, così che ne è risultato un gioco spesso spezzettato e in certi casi anche nervoso, ma sempre nei limiti del fair play. E’ l’Udinese ad avere più ammoniti, quattro contro i tre della Fiorentina.
La partita viene decisa da Borja Valero. La rete nasce da centrocampo, dove un ispirato e mobile Mati Fernandez lavora un pallone sul centrosinistra dopo averlo recuperato da un rinvio corto della difesa; il cileno serve Borja Valero che taglia dall’esterno, il pallone è impreciso ma Basta incredibilmente manca l’intervento, facendo sì che lo spagnolo possa controllare. Il centrocampista si accentra e, entrando in area, rientra evitando Danilo, Coda e lo stesso Basta che provava a ripiegare; poi tira con il destro, una conclusione senza troppe pretese che però trova la gamba di Danilo che provava l’opposizione. Padelli, anche con la visuale oscurata dai tre compagni di squadra, è spiazzato dalla conclusione che finisce in porta centralmente. E’ il gol che qualifica la Fiorentina ai quarti di finale.
Francesco Guidolin commenta con una certa amarezza la sconfitta della sua Udinese, che ritiene immeritata: “Il calcio è fatto di episodi, abbiamo creato tanto, siamo andati vicinissimi al gol ma abbiamo subito un’autorete sulla quale la Fiorentina ha costruito il passaggio del turno”. Il tecnico comunque conferma la sua solita sportività e fa il suo in bocca al lupo ai viola per i quarti di finale: “Spero che abbiano fortuna anche nel prosieguo del torneo. La Fiorentina è una bella squadra, con un allenatore che farà strada, se avrà ancora buona sorte può andare lontana. Ai miei uomini rimprovero solo la mancanza di un po’ di cinismo in più. Giochiamo con palla a terra, è un gioco dispendioso e non sempre si arriva lucidi davanti alla porta. Lo stesso Di Natale gioca sempre dal 26 agosto, eppure anche oggi è stato pericoloso. Abbiamo comunque fatto una bella figura, il nostro pubblico ci starà vicino per questa eliminazione, ora pensiamo al campionato”.
Vincenzo Montella salva il risultato e lo spirito di sacrificio della sua Fiorentina, ma ammette che non tutto ha funzionato a dovere: “Rispetto al solito non abbiamo giocato bene ma si è visto lo spirito di gruppo anche nelle difficoltà e si è vista la voglia di passare il turno. Loro ci hanno messo un po’ in difficoltà, ma non mi sembravano insormontabili. Hanno creato qualche occasione, ma noi potevamo chiudere in contropiede. A me la Fiorentina è piaciuta tantissimo. Pizarro ha avuto un piccolo risentimento alla schiena come gli capita spesso, ma ci auguriamo che possa recuperare per sabato”.
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