Maurizio Crozza e Silvio Berlusconi. Nella sua abituale copertina satirica della puntata di ieri sera di Ballarò Crozza non poteva che soffermarsi sul clamoroso annuncio di dimissioni del premier, dopo la giornata più nera del suo governo. Crozza parte proprio da qui, dal mandato rimesso nelle mani del Capo dello Stato ed esprime i suoi dubbi: si dimetterà davvero (“Berlusconi è come Terminator, bisogna scioglierlo”)? Per il comico non è poi mica così sicuro, di cose da stabilizzare ne ha parecchie dice. Ha detto che si dimetterà dopo la legge di stabilità: prima però deve stabilizzare Mediaset, Mondadori, diversi processi. Si andrà a finire al 2030 dice Crozza. E parte l’ironia sull’opposizione: “Così Bersani avrà tutto il tempo di preparare la sconfitta”, dice. In studio c’è uno dei massimi dirigenti del Pd, Enrico Letta e Crozza come suo solito non lo risparmia: Letta tra poco andrete al governo, lo zio è pronto?, chiede, riferendosi all’altro Letta, l’esponente del Pdl. Crozza poi prende di mira Umberto Bossi che proprio ieri prima della votazione alla Camera aveva di fatto già scaricato Berlusconi invitandolo al asciare il posto ad Alfano: Bossi che lascia Berlusconi, dice, è la prima secessione che gli è riuscita. A inizio collegamento Crozza in realtà era partito con questa battuta: Berlusconi sale al Colle e incontra il Capo dello Stato: dimettiti, gli ha detto. Quindi un riferimento alle Borse e allo spread altissimo: quanto ci è costata questa mania di non essere attaccato alla carega, chiede Crozza facendo l’occhiolino. La Carlucci che passa all’Udc: Crozza si chiede come è possibile che in Italia si sia arrivati a tali aberrazioni. No, non che la Carlucci passi a un altro partito, ma che esista l’Udc. Guarda un po’, insiste Crozza, se dobbiamo dire grazie alle sorelle Carlucci: come se Pertini avesse ringraziato il Trio Lescano. Conclusione con la notizia che La Russa sa parlare in tedesco: l’ho sempre detto che La Russa è posseduto, dice Crozza.