Maurizio Crozza (video alla pagina seguente) dopo il consueto Ciao Giova ha dato il via alla copertina satirica di Ballarò, irrinunciabile incipit di ogni puntata del talk condotto da Giovanni Floris su Rai Tre. Un altro ottimo risultato per il programma di politica e attualità, che ieri sera ha osdpitasto tra gli altri, il ministro del lavoro tedesco, che è stato visti da ben 4.039.000 telespettatori (14,96% di share), secondo solo all’ultima puntata di Provaci ancora prof 4. Maurizio Crozza richiede subito di parlare col ministro Clini, ospite della puntata. E a lui fa i complimenti da portare a Monti: “certo che il premier è proprio un gran tecnico: per parlare di che aria tira, ha mandato a Ballarò il ministro dell’ambiente. E’ come se per cambiare una lampadina del mio lampadario chiamassi Yuri Chechi perché s’appende: è una cosa un po’ sproporzionata”. Poi, rivolge una domanda al ministro: “ma l’ha notato anche lei, o solo io che Monti si è un po’ bloccato? Ma come mai si è fermato, è andato in corto circuito? Sembrava che potesse farcela a fare tutto: mandare la finanza l’ha fatto, abbassare lo spread pure, ridare credibilità l’ha fatto anche. Poi però è bastato nominare la parola RAI e gli si sono bloccati i circuiti: non riusciva a dirla. Sono Mario Monti, riformo la …. Obiettivo impronunciabile. Riformo Telecapri allora, che si può fare”. Il comico si rivolge poi ancora a Clini, dicendo di aver capito che Monti non riesca a dire quella parola: “E’ come se Epifani volesse dire Fornero: non ci riuscirebbe mai a pronunciare quella parola”. Anche Epifani, tra le risate, è presente in studio. E a lui Crozza rivolge la parte seguente del discorso: “Epifani, oggi la Fornero ha detto che se dite SI per voi è pronta una paccata di miliardi. Epifani, si rende conto che è la stessa cosa che ha detto Briatore alla Gregoracci? Epifani, dica di si! Si sistemi!”. Il diretto interessato riuscirà a dire, tra le risate, “non lo dica a me”.
Tornando al discorso Rai, Crozza dirà: “purtroppo la parola Rai per Monti è come la parola Bossi per Tosi”. E Tosi viene inquadrato. “Lo sa Tosi, che per la lega la simpatia per voi è un filino sotto quella dei senegalesi? Si rende conto? Se fosse per Bossi, lei sarebbe già in Tanzania”. Poi rivolgendosi a tutti, il comico avrà da ridire: “questa mania di togliere i partiti dalla Rai, ma perché? La Rai senza partiti è come mia nonna senza la dentiera; poi come mangia? In Italia i partiti si spartiscono tutto: la Rai, gli appartamenti vista Colosseo, i vitalizi, i rimborsi elettorali. Guarda, gli mancano solo prostituzione e gioco d’azzardo, e possono girare il Padrino parte IV”. Poi, a seguire, Crozza tenterà di dare una definizione di partito: “mi sono sempre chiesto cosa siano i partiti. I partiti sono delle organizzazioni complesse tutti costruiti attorno al loro unico vero leader: il tesoriere. Da li il famoso detto ‘chi trova un partito trova un tesoriere’ “. Ovviamente, tale definizione è il preambolo per parlare dell’attuale scandalo dei finanziamenti utilizzati per fini personali. E con questo tema, l’ironia di Crozza si sbizzarrisce. “A proposito”, dice il comico, “Lusi ha detto che se parla crolla la sinistra. Lusi, tranquillo, crolla anche se stai zitto”. Poi, tra le risate generali, egli continua: “è un po’ facile far ridere parlando di PD. Tra l’altro proprio Lusi è l’unico italiano che ha tratto qualche beneficio dalla nascita della Margherita”. E per girare il “coltello nella piaga”, un Crozza non pago aggiungerà: “un sondaggio di Nando Pagnoncelli ha dimostrato che il 92 per cento dei cittadini non si fida dei partiti. Il restante 8 per cento, invece, è proprio funzionario di essi. Quindi partiti, lasciateci in pace, ‘partite’, e andate una volta per tutte”. “Ma senza i partiti”, si chiede il comico, “come si rappresenta il volere del popolo?”. Ma la risposta se la autofornisce da solo… Scopritelo nel video alla pagina seguente.