Wild Oltrenatura, riassunto puntata del 19 aprile 2012 E andata in onda ieri sera una nuova puntata di Wild Oltrenatura, condotto come di consueto da Fiammetta Cicogna, che ci ha presentato numerosi servizi, video e documentari sugli aspetti più selvaggi ed estremi della natura. L’anteprima della puntata di ieri, 19 aprile 2012, ha mostrato innanzitutto un video sulla furia dei bufali, che in questa circostanza hanno attaccato persino i turisti presenti. Dopo un accerchiamento in branco, un bufalo, il capo della mandria, ha colpito una preda a 50 km/h, schiacciando i polmoni della vittima e sferrando una raffica di colpi con corna e zoccoli, come preso da un raptus omicida. A seguire ecco un servizio sulle lotte territoriali, alcune anche molto dure e tragiche: ad esempio le zebre sono governate da un unico stallone, che protegge la discendenza a costo della vita. Jenny Papas, una testimone presente, ha osservato uno stallone che brutalmente cercava di sbarazzarsi di un piccolo, figlio di una zebra non appartenente alla mandria. La madre ha provato a difenderlo ma si è presto ritrovata da sola con lui, lasciata quindi in balia delle iene che hanno sbranato entrambi. Un altro caso tragico riguarda i dingo, dei canidi che esistono da milioni di anni e che si abituano a qualsiasi tipo di habitat. In Australia il Dingo regna incontrastato, e Fraser Island è una di quelle mete ideali per chi è alla ricerca di una vacanza avventurosa: il video mostra una famiglia che si ferma in spiaggia, arrostendo carne, ma nell’ombra un dingo, nascosto nei cespugli, ha fiutato il cibo. Affamato, studia la situazione, valutando i possibili rischi, scegliendo spesso la preda più facile, ossia la più piccola e indifesa, possibilmente separata dal gruppo. Attacca in modo fulmineo, ma non potendo fuggire abbastanza velocemente con il bambino nelle fauci, fortunatamente lo abbandona. A seguire cè poi la storia del 22enne Benedict Allen, figlio di un esploratore che, seguendo le orme del padre, si disperde in Amazzonia. Scopre un accampamento sulle rive di un fiume, e incontra Mendez, un bandito in cerca d’oro. Dopo aver realizzato che in realtà si tratta di un “tagliagole”, scappa, ma si disperde nella giungla, dove si ammala di malaria. Dovrà percorrere 160 km per raggiungere il limite di essa, arrivando persino a mangiare il suo stesso cane, ma il suo stomaco malato rifiuta di digerire la carne. In preda al delirio, nota dei rami tagliati, si accorge di essere vicino al limite della giungla. Giunge vicino ad una capanna, dove un contadino lo cura per tre giorni e in seguito lo porta in ospedale salvandolo. Benedict però continua a viaggiare per il mondo, provando ciò nonostante a sentire quelle stesse emozioni.
Vi è poi un video sulle catastrofi naturali, in cui un’alluvione spazza via un’intera città: strade, case, linee ferroviarie, completamente devastate, ma gli elicotteri possono salvare solo una persona alla volta. Un uomo decide allora di gettarsi da solo in un fiume in piena per salvare i suoi due cavalli, un bene a lui preziosissimo. Ed incredibilmente ci riesce. Si torna poi a parlare di squali: in una spiaggia di St. Louis una turista, Debora, va a nuotare. Poco dopo uno squalo l’aggredisce trascinandola sotto la superficie dell’acqua. Alcuni bagnini notano l’emergenza e riescono a portarla a riva, ma le sue gambe sono state completamente masticate e un morso alla gola non le ha lasciato speranza. Si è trattato dell’attacco di uno squalo bianco. Ecco arrivare successivamente Steve Backshall, naturalista, che in questa puntata ci ha mostrato gli animali più letali al mondo. Oggi vi è l’orso polare contro un’otaria, poi un orso labiato contro una colonia di termiti. Ed infine l’orso grizzly contro il salmone del pacifico. E’ il momento di Sopravvivenza Wild, con la sfida ai quattro habitat di Roberto Bruzzone. Il primo ostacolo è quello di scalare una montagna, facendo affidamento sulla sua protesi. Il secondo è l’attraversamento della fitta vegetazione di un bosco. Il terzo è trovare la prateria e attraversare il suo habitat arido e privo di vegetazione, superando la notte. Il quarto è trovare l’oasi di palme e affrontare il deserto di dune, superarlo e arrivare nella civiltà, vicino al mare.