Dopo l’apparizione ai Wind Music Awards 2018, Biagio Antonacci torna su un altro bellissimo palco che è quello del concerto dedicato a Pino Daniele. “Pino è” questa sera illumina lo stadio San Paolo e lo fa con Jovanotti prima e con Antonacci poi che prende il palco cantando due grandi successi di Pino Daniele, il secondo in duetto con Alessandra Amoroso. I due si esibiscono sulle note di “Che male c’è”, poi salutano Pino per il quale parte un vero e proprio coro da stadio. Poi la parola passa ai due cantanti, che tengono a ricordare: “C’è una campagna che sostiene due iniziative molto importanti. La prima che aiuta i ragazzini ammalati di tumore in tutta Europa e la seconda che aiuta i ragazzi nei quartieri più difficili. Pino ci teneva tanto ed è giusto che lo ricordiamo.” (Aggiornamento di Anna Montesano)
“MI DISPIACE NON POTER OSARE”
Con alle spalle un forte successo per il suo tour, Biagio Antonacci ha registrato un sold out al Palapartenope di Napoli nelle ultime settimane ed è pronto a ritornare nella città partenopea. Una scelta dovuta al ricordo che lo lega all’amico Pino Daniele, che non ha mai dimenticato e che porta “ancora negli occhi e nel cuore”. Indimenticabile la personalità dell’artista napoletano scomparso tre anni fa e che verrà ricordato da Biagio Antonacci e tanti altri ospiti con Pino è, il live tributo che prenderà vita al San Paolo di Napoli e che verrà trasmesso da Rai 1 oggi, giovedì 7 giugno 2018. Per quest’occasione così speciale, Antonacci ha scelto di puntare tutto sul brano Che Dio ti benedica, pieno di ritmo e che ha un profondo significato per l’artista. “E’ quello che pensavo, che penso, ogni volta che ascoltavo, che ascolto, Daniele”, dice a Il Mattino. Pino Daniele era il suo idolo, come ha spesso ammesso nel corso di tante interviste, al pari dei Dire Straits e nessun altro. Nella serata in omaggio al grande amico, Antonacci si unirà inoltre ad Alessandra Amoroso per dare vita a Che male c’è, una ballad intima che intonerà in un napoletano inedito. “Mi dispiace non poter osare”, ha confessato al giornale, “ma so che il popolo di Pino Daniele perdonerà quanti tra noi sbaglieranno accenti e cadenze”. Dopo tutto si parla di amore per il grande cantautore e per la sua musica, come dimostra il grande impatto mediatico e il gruppo di amici e artisti che si susseguiranno sul palco per omaggiarlo.
“A UN CERTO PUNTO SI È SCIOLTO UN PO’…”
Nonostante il carattere un po’ chiuso, Biagio Antonacci è stato fra gli artisti italiani a riuscire a superare quel muro eretto da Pino Daniele. Spesso è stato definito come un orso burbero, ma per l’amico milanese si tratta solo di un atteggiamento iniziale. “A un certo punto si è sciolto un po’”, ha confidato a Il Mattino in una lunga intervista sul cantautore. Merito soprattutto della vicinanza di Ferdinando Salzano a suo dire, il manager che riusciva sempre ad affiancare a Daniele qualche collega. In particolare Antonacci ricorda un incontro avvenuto poco prima della morte dell’artista, quando si è ritrovato a cena con lui e Salzano ed ha contribuito a realizzare One Day. Si tratta dell’ultimo duetto a due che Antonacci e Daniele hanno registrato insieme: “Aveva messo a porto una chitarra che voleva farmi sentire”, ricorda, “iniziammo a fare musica per puro piacere”. Per poi continuare uno dietro l’altro, musica e canto, chitarra e voce. Già in quel momento tutti e tre i presenti avevano intuito che “qualcosa stava succedendo in quel processo di composizione istantanea”. Ed alla fine è stato il testamento lasciato da Daniele all’amico, così come dicono entrambi nel testo. Un addio che lascia comunque qualcosa, così come Pino ha lasciato tanto sia agli amici e colleghi sia ai fan italiani che lo amano ancora.