Durissimo intervento di Nicola Gratteri contro i no vax. «Ognuno é libero di fare ciò che vuole fino a quando non mette a rischio la libertà della collettività», la premessa del procuratore di Catanzaro a “Otto e mezzo”, su La7. Poi ha ricordato che «è provato scientificamente che il 90% dei ricoverati sono no vax…». Quindi, se la prende col governo che non ha pensato a misure contro i no vax: «Il governo é in ritardo, doveva essere presa una decisione più dura già in estate, impedendo a chi non é vaccinato di andare al lavoro o di accedere ad un ufficio pubblico. E io sarei anche dell’idea di fargli pagare le spese mediche in caso si ammalassero perché non puoi mettere in pericolo la vita della collettività».
Per Nicola Gratteri bisognava prendere provvedimenti in estate, «quando si sapeva che in autunno sarebbero aumentati i contagi. Così ci troveremo chiusi a Natale». A tal proposito, Lilli Gruber lo ha sollecitato anche sulle manifestazioni dei no vax e no green pass: «Questa saldatura tra destra estrema e no vax potrebbe riportarci agli anni bui del terrorismo? Io penso che quella di De Raho sia un’esagerazione».
“AVREI DIFESO CGIL ANCHE A COSTO DI 200 FERITI”
Nicola Gratteri ha criticato la gestione della ministra Luciana Lamorgese. «Penso che la linea soft adottata sulle manifestazioni no vax porterà a strumentalizzazioni e infiltrazioni. Io, ad esempio, avrei impedito di toccare un simbolo come la CGIL, anche mettendo in conto duecento feriti. Ma costi quel che costi, tu lì non arrivi perché sennò poi i gesti di violenza vengono mitizzati». Ancor più critico il procuratore di Catanzaro è nei confronti della riforma della giustizia della ministra Marta Cartabia: «Sono ancora più preoccupato sentendo la dichiarazione della ministra Cartabia sulla sua riforma. Perché se si pensa che sia “la madre di tutte le riforme” una riforma che non farà altro che rallentare i tempi del processo e impedire, ghigliottinare, il 50% dei processi di criminalità comune, criminalità economica e della pubblica amministrazione… E, mi chiedo, cosa c’entri il numero di impiegati della macchina della giustizia con la farraginosità del sistema».
“VOGLIONO DEMOLIRMI? HO LE SPALLE LARGHE”
La stroncatura è netta: «Tutte le riforme della Giustizia che si sono succedute finora andavano bene, meno che questa. La Cartabia ha tutta gente di sinistra attorno a sé». Ma Nicola Gratteri ne ha anche per i suoi detrattori. «Mi vogliono demolire? C’è gente che si alza la mattina e pensa a me, per diffamarmi. Ma io ho spalle larghe e i nervi d’acciaio e ricevo l’affetto di migliaia di persone. A Catanzaro siamo riusciti a portare la credibilità nella procura e abbiamo il consenso di migliaia di cittadini per cui noi rappresentiamo l’ultima spiaggia. Il termometro per capire se stiamo facendo qualcosa di buono per la collettività é che ho tantissime richieste di colloquio da parte dei cittadini», ha dichiarato a “Otto e mezzo”. Infine, una battuta sull’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Il procuratore di Catanzaro, infatti, ha tirato di nuovo in ballo la ministra della Giustizia Cartabia: «Forse potrebbe essere un buon capo dello Stato, meglio del ministro della Giustizia sicuramente».