Le figure dei due giudici uccisi dalla mafia, raccontate in Paolo Borsellino i 57 giorni, sono l’emblema dell’Italia onesta e il film ne ritrae caratteristiche e debolezze. Luca Zingaretti interpreta un ruolo difficile ma riesce a trasmettere il carattere attraverso la disperazione e i momenti di breve felicità trascorsi con la moglie e i suoi figli. Il fumo delle tante sigarette, la rabbia, l’amore verso i figli e il suo desiderio di tramandare loro la voglia di non arrendersi mai, sono i tratti più significativi della sua personalità. Nel film compaiono, erroneamente, alcune auto che all’epoca non esistevano, come una Fiat Ducato del 2006 e una Fiat Punto del 2003. Per poter girare il film, le telecamere sono entrate nei veri luoghi dove è vissuto il giudice Borsellino come la casa, la chiesa dove spesso si recava a pregare e il Palazzo di Giustizia. Costruito in maniera intelligente il film si pone di raccontare una storia tragica e lo fa con gli strumenti migliori possibili.
Paolo Borsellino i 57 giorni, info streaming film
Paolo Borsellino i 57 giorni viene promosso con un gran bel voto da ilMorandini dove lo troviamo recensito con tre stellette su cinque. Possiamo leggere: “La carta vincente del film è il romano Luca Zingaretti che suggerisce la breve felicità dell’incipit e poi la sua celata disperazione. L’accanimento è quasi psicotico nel fumo della sua sigaretta e la scontrosa tenerezza per le due figlie e il maschio che legge non sfugge. La regia di Negrin però non è all’altezza della sceneggiatura specialmente verso la fine, ma si deve tenere conto anche del basso costo produttivo”. Perché questo, anche se a tratti ce lo si può dimenticare, è un lavoro girato per il piccolo schermo e come tutti quelli che vivono questa proiezione di Serie B ha un budget assai limitato a disposizione. Paolo Borsellino i 57 giorni va in onda in prima serata su Rai 1, clicca qui per la diretta streaming del film su RaiPlay. Clicca qui per il video del trailer.
Paolo Borsellino i 57 giorni, film di Rai 1 con la musica di Ennio Morricone
Paolo Borsellino i 57 giorni è un toccante film drammatico, rappresenta un omaggio al grande giudice Paolo Borsellino, in occasione del triste anniversario della sua morte. L’opera va in onda oggi, 19 luglio 2022, a partire dalle 21,25 su Rai 1. La regia è di Alberto Negrin e gli interpreti principali sono: Luca Zingaretti, Lorenza Indovina, Davide Giordano, Enrico Ianniello, Aurora Quattrocchi, Antonio Gerardi e Andrea Tidona. Le musiche del film sono del grande Maestro Ennio Morricone.
Il film Paolo Borsellino i 57 giorni è consigliato a un pubblico molto ampio perché racconta una pagina triste ma importantissima della nostra storia recente. Chi l’ha vissuto quel periodo si commuoverà, ma potrà raccontarlo e commentarlo anche a chi non era ancora nato ma deve assolutamente scoprire tutto.
Paolo Borsellino i 57 giorni, la trama
La pellicola Paolo Borsellino i 57 giorni descrive in chiave romanzata i 57 giorni che trascorrono dall’uccisione di Giovanni Falcone, sua moglie e la scorta, al massacro di Via D’Amelio, dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta. Siamo a Palermo, il 23 maggio 1992 e Paolo Borsellino si appresta ad incontrare Giovanni Falcone che sta tornando da Roma per festeggiare la sua nomina alla Superprocura. I due giudici oltre ad essere colleghi, sono grandi amici e Paolo Borsellino, per comprare il pesce migliore dal mercato e cucinarlo per il suo caro amico, decide persino di allontanare la scorta. La loro amicizia si basa sull’affetto reciproco e sul desiderio comune di sconfiggere lo strapotere della mafia, per questo da tutti sono considerati il simbolo stesso della lotta a cosa nostra. Purtroppo, la tragedia sta per verificarsi, infatti arriva una brutta notizia sul cellulare del giudice Borsellino.
C’è stato un attentato sull’autostrada Punta Raisi-Palermo, all’altezza di Capaci e il giudice Falcone è rimasto ferito. Il giudice Borsellino, disperato, raggiunge l’ospedale ma Falcone muore tra le sue braccia e anche la moglie, Francesca Morvillo e la sua scorta non si salvano. Paolo Borsellino rimane solo e sin da subito prende consapevolezza di quello che potrebbe essere il suo destino. La sua è una lotta contro il tempo, ma nonostante ciò comincia una ricerca affannosa degli assassini dell’amico. È in atto un’offensiva mafiosa nei confronti dello Stato e Paolo Borsellino è intenzionato a comprendere le ragioni. Paolo Borsellino, rimane vittima della mafia, il 19 luglio 1992, in Via D’Amelio, insieme alla sua scorta, proprio 57 giorni dopo la morte del collega e amico.