Haber: “Non sono antipatico e sadico, ma fragile”
Alessandro Haber ha recentemente rilasciato un’intervista per il quotidiano Repubblica parlando di se stesso, della malattia, della nevrosi e della sua nuova opera teatrale La signora del martedì. Un’opera in cui recita in sedia a rotelle, sulla quale è costretto in seguito ad un brutto incidente in sala operatoria, anche se, confessa, “oggi ho ripreso quasi a deambulare, usando le stampelle”.
In comune con il suo personaggio nell’opera teatrale, un giornalista labile che cerca di redimere la figura di una ex baby prostituta della quale si innamorò, Alessandro Haber confessa di avere “la fragilità che si confonde con antipatia, sadismo. Qui ringrazio tutti perché m’hanno coccolato giorno per giorno per farmi costruire follia, dolore e umiliazione. Come si fa a fare del male in un’epoca in cui la guerra è quasi un film quotidiano? Io, con le mie gambe immobilizzate dopo una disavventura chirurgica, avrei forse dovuto dare i pugni al muro, ubriacarmi, andare a mignotte? No! Ho avuto accanto veri amici e mia figlia Celeste“. Una dissavventura, quella di Alessandro Haber, affrontata anche pensando “a chi sta peggio, alle carezze che merita la gente da accogliere che arriva da paesi lontani, ai piatti da dare a chi ha fame”.
Alessandro Haber e il rapporto con le donne
Passando alla sua compagna in scena, Giuliana De Sio che interpreta la ex prostituta, Alessandro Haber ne parla con affetto, “c’è un detto e non detto della nostra vita, uno stimarci, avere confidenza”, nonostante in passato siano stati fidanzati per breve tempo. E proprio sulle relazioni confessa di essere a conoscenza del fatto che “le storie con me non siano facili“.
“Sono troppo malato di me, accentratore“, confessa ancora Alessandro Haber parlando del suo rapporto con il mondo femminile, “e le donne vogliono giustamente sempre più uno spazio riconoscibile. E la ripetitività è nemica della sessualità. Veder invecchiare una persona accanto a me non è semplice. Ora ho una storia imprevista, con chi non appartiene al mio mondo artistico e non abita con me”. Parlando, infine, dei suoi piani futuri, Alessandro Haber racconta che “dovrei fare un film con Samuel di Marzo, si discute per una Coscienza di Zeno con regia di Paolo Valerio, che io forse affronterei avendo in mente il Peter Sellers di Hollywood Party o di Oltre il giardino, in modo chapliniano”.